Anziani, assistenza su misura: nasce Archè

FELTRE. La terza via, fra la casa di riposo e la badante straniera, si chiama Arché. È una cooperativa costituita da giovani donne, chi con la laurea chi con il diploma tutte con buon senso e predisposizione ai rapporti umani, che si propone al mondo degli anziani e dei disabili con quelle prestazioni che li aiutino a sopportare meglio la solitudine e a mantenere la dignità. La cooperativa Arché, già operativa con una sede e un telefono che risponde a tutte le ore del giorno e della notte, nasce però con l'obiettivo di offrire l'intera gamma delle prestazioni socioassistenziali, adeguate anche per i casi più critici come la demenza e la disabilità psicofisica. «L'attitudine, l'energia e la formazione per fare questo lavoro non ci mancano», premette la presidente Elisa Dall'Agnol, «anche per adattare questo servizio alle esigenze delle famiglie con la massima flessibilità». Ci sono anziani autosufficienti, sottolinea la presidente, che hanno bisogno di poche cose anche se essenziali, come i farmaci da ritirare, la ricetta o l'impegnativa dal medico curante, la spesa o altro ancora. Ci sono quelli non del tutto autosufficienti che hanno bisogno di un aiuto per alzarsi dal letto, per l'igiene personale e per gestire la quotidianità senza dover rinunciare all'autonomia o alla dignità. «In questi casi noi andiamo a riempire gli spazi vuoti lasciati dall'assistenza pubblica, sia in termini di prestazione che di compagnia». Ci sono poi i casi più gravi, dove l'autosufficienza è compromessa, per i quali allora viene richiesto un intervento strutturato. Ed è a questo punto che si offre la possibilità di scelta, fra la badante che viene da fuori, che chiede la formula vitto alloggio e l'assistenza 24 ore al giorno, e la badante locale che propone un ventaglio di soluzioni, con o senza convivenza, a seconda dei casi: la copertura della mattinata, quella del pomeriggio o la notte. E questo ovunque, a casa come in ospedale o in casa di riposo. Insomma, è la badante flessibile che viene incontro ad ogni esigenza e non impone la propria presenza, se non è necessario. Lo stipendio è quello che chiedono le straniere e che ormai è entrato nel tariffario. Questo vale naturalmente solo per la soluzione h24. La previsione delle fondatrici di Arché è che non manchino le richieste. Anzi, hanno già cominciato a fioccare. Così è partita la ricerca di altri soci, disponibili a lavorare nella cooperativa. «La cooperativa garantisce la formazione», conclude Elisa Dall'Agnol, «le tutele previdenziali e la sicurezza della famiglia alla quale sono inviate le nostre signore». Gli uffici di Arché sono in piazza Cambruzzi (sopra il cinema) e sono aperti lunedì dalle 9 alle 12,30, martedì dalle 9 alle 16, mercoledì dalle 15 alle 19, giovedì dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 19 e venerdì dalle 9 alle 12,30. Il telefono è 3455057132.(l.m.)
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