Anna Casanova lascia Geriatria l’Ulss cerca un nuovo primario

Selezioni anche per l’Infanzia del Santa Maria del Prato per Radiologia e Disabilità del San Martino di Belluno e per Medicina di Pieve
Laura Milano

FELTRE

La decisione di lasciare il Santa Maria del Prato per il Santa Chiara di Trento da parte della primaria di Geriatria, Anna Casanova, è scritta nero su bianco.

Già il 30 novembre il direttore generale dell’area Sanità e Sociale della Regione ha autorizzato l’avvio delle procedure selettive per il conferimento dell’incarico di direzione della Geriatria di Feltre. E ieri l’Ulss ha annunciato l’approvazione dei bandi per avviare i concorsi per il primariato di Geriatria ma anche di quelli di Radiologia a Belluno, di Medicina Generale a Pieve di Cadore, di Disabilità e non autosufficienza di Belluno e di Infanzia, Adolescenza e Famiglia di Feltre.

Casanova, che dal 2018 è primario responsabile di Geriatria al Santa Maria del Prato, aveva concorso con successo al bando per analoga posizione a Trento. Quando la notizia è circolata, c’è stata la mobilitazione di associazioni come Mano Amica, tramite il presidente Paolo Biacoli, affinché la dottoressa potesse tornare sui suoi passi per rinunciare al prestigioso incarico al Santa Chiara e concludere invece la carriera al Santa Maria del Prato.

Ma la scelta è stata diversa. Anna Casanova dovrebbe cominciare il nuovo anno a Trento. Nell’ospedale feltrino, Casanova era stata responsabile di Lungodegenza dal 2005, da quando cioè questo servizio innovativo era esordito in ex casa di cura Bellati, e dal novembre 2015 è stata direttore facente funzioni della Geriatria, dopo le dimissioni del predecessore Matteo Grezzana. In questi anni ha consolidato il sistema di gestione per intensità di cura, ha favorito l’integrazione col territorio, sviluppando la unità valutativa multidimensionale ospedaliera, di cui è responsabile, in collaborazione con la Centrale operativa territoriale (Cot), facendo migliaia di valutazioni al letto del paziente e favorendo il coordinamento con i servizi territoriali nelle dimissioni.

A questo proposito ha assicurato anche un filo diretto (Telefono blu) per i medici di medicina generale, per favorire lo scambio di informazioni e l’appropriatezza dei ricoveri del paziente anziano.

Fin dagli esordi di Lungodegenza ha potenziato i rapporti con i sodalizi di volontariato, oltre a essere un pilastro del Centro decadimento cognitivo e Demenze che in questi anni ha contribuito a far crescere.

Il 31 dicembre sarà l’ultimo giorno di lavoro, in questo caso per pensionamento, anche per Manuela Tonet, responsabile della struttura complessa Infanzia, Adolescenza, Famiglia e Consultori del distretto di Feltre. Anche in questo caso la Regione ha autorizzato l’avvio delle procedure selettive.

Altre donne medico, giunte all’età pensionabile, cesseranno servizio dal primo gennaio. Fra queste, Francesca Modena che lavora in Medicina generale, Brunetta Poletti, storica fisiatra del centro di riabilitazione funzionale di Lamon e Francesca Romandini medico di Ostetricia e Ginecologia. —



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