Anello ciclabile bellunese opportunità turistica per le sponde del Piave

A lavorare al piano ci sono Coldiretti, Dmo e Consorzio Prealpi

Il “grande anello bellunese” che si snoda per 200 km da Fonzaso fino all’Alpago passando per il capoluogo potrebbe diventare un percorso turistico fornito di tutti i servizi del caso.

Si tratta di un anello ciclabile per le bici gravel, ma utilizzato anche da mountain bike o a pedalata assistita. L’anello è in parte asfaltato e in parte è percorso da strade bianche. Coldiretti insieme con la Dmo in questi giorni sta portando avanti un progetto di promozione dell’uso della bicicletta in collaborazione con l’associazione degli agriturismi, Terra nostra.

Se il grande anello bellunese, mappato da Fulcio Miari Fulcis, viene percorso in due giorni da chi pratica il gravel, l’idea che aleggia nell’associazione degli agricoltori è quella di permettere a chi lo sceglie di poterlo percorrere in tempi più lunghi utilizzando anche altri tipi di bicicletta che vanno a velocità inferiore. Inoltre l’idea è quella di fornire il percorso di quello che serve per poter garantire a chi si vuole godere il paesaggio e cerca un po’ di evasione dal caos della città, peculiarità della natura rurale, vale a dire un posto dove dormire e dove mangiare.

Infatti il grande anello interseca aziende agricole, latterie, agriturismi dove c’è possibilità di assaggiare prodotti e guardare a queste nuove realtà.

Il percorso ad anello diventa quindi un elemento importante per l’agricoltura in un momento in cui il turismo è un settore in crescita su cui puntare in provincia di Belluno anche sotto la spinta delle prossime Olimpiadi.

A lavorare al piano ci sono quindi Coldiretti, Dmo, ma anche il Consorzio Prealpi, Consorzio che entrerebbe in gioco per l’organizzazione di pacchetti turistici.

L’associazione degli agricoltori evidenzia che in Toscana, il Giro denominato l’Eroica di 180 km che viene percorso dai ciclisti in un giorno, interseca le zone del Chianti, mettendo in moto un sistema virtuoso di valorizzazione e promozione del territorio anche grazie alla presenza di servizi lungo il tragitto.

«Non solo si possono rilanciare così le aziende agricole che si trovano lungo l’anello grande bellunese, ma si può pensare a realizzare servizi ulteriori come quelli legati al noleggio delle bici, o al trasporto dei bagagli dei turisti da una località all’altra, creando dei pacchetti turistici organizzati su un circuito di un certo tipo e per fruitori particolari. Questo anello inoltre è fruibile praticamente per tutto l’anno, diventando un esempio di destagionalizzazione dell’offerta turistica», dicono entusiasti da Coldiretti.

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