Andy Warhol, la pop art sbarca nel “tempio” delle tradizioni

Aperta ieri la grande mostra del padre della pop art: circa 140 opere che fanno parte per lo più della collezione di Eugenio Falconi

CORTINA. La “Ciasa de ra Regoles”, sede delle tradizioni ampezzane, al piano terra e al primo ospita fino ad aprile 2019 una mostra di opere del più pungente interprete della società di massa e del consumismo, illuminante sociologo dell’America Anni ‘60: Andy Warhol, artista della pop art, del tutto lontano dalla tradizione. “Andy Warhol Superstar” raccoglie al museo Rimoldi circa 140 opere del padre della pop art, grazie alla collezione privata di Eugenio Falcioni, e in piccola parte di altri collezionisti che hanno messo a disposizione le loro opere.

Una mostra già presentata a Roma, dove ha ottenuto un grande successo, e ora portata a Cortina per la stagione invernale, grazie ai contatti della Commissione cultura delle Regole con Arthemisia e Eugenio Falcioni, produttori ed organizzatori della mostra in collaborazione con Art Motors e a cura di Giancamillo Custoza de Cattanei.

Ad aprire l’inaugurazione ieri è stata la professoressa Irene Pompanin, che ha rimarcato la «sorpresa nel vedere una mostra di questo genere nella Casa delle Regole, sede della tradizione»; Pompanin ha poi spiegato che la collaborazione con Arthemisia verrà portata avanti anche in futuro per valorizzare la preziosa collezione Rimoldi, di cui si possono ammirare alcuni pezzi al secondo piano del museo. Il presidente delle Regole, Flavio Lancedelli, ha ringraziato la commissione cultura (e in particolare Gianfrancesco Demenego) per l’iniziativa, e il sindaco Ghedina ne ha lodato «l’iniziativa di respiro internazionale, che ben si sposa con Cortina», auspicando un coinvolgimento delle scuole locali.

Eugenio Falcioni, proprietario di quasi tutte le opere, ha voluto ringraziare le Regole per lo spazio, giudicandolo «molto bello e che si presta per l'esposizione. Si tratta della storia di Warhol dal 1950 fino al 1987. È stata una fatica realizzarla, anni di collezionismo e di duro lavoro. Speriamo in un bel successo, e che questa sia la prima di altre collaborazioni».

Giancamillo Custoza, il curatore, ha spiegato ciò che sta alla base della mostra: «Il tema è la comunicazione. Con Warhol l’opera d’arte non è più un pezzo unico, perché viene riprodotta, attraverso le foto e le serigrafie; subisce insomma una mutazione attraverso la riproducibilità, entrando così in un ottica di mercato completamente diversa dal passato».

La mostra è visitabile fino al 6 gennaio, tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30; dall’8 gennaio al 22 aprile, da martedì a domenica dalle 15.30 alle 19.30 (lunedì chiuso); apertura straordinaria lunedì 22 aprile dalle 15.30 alle 19.30 . Costo del biglietto: intero 13 euro, ridotto 11. —

Marina Menardi

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