Altan, nelle sue vignette le mille trasformazioni della società italiana

CORTINA. In un viaggio attraverso le sue vignette, ieri sera Francesco Tullio Altan si è raccontato al pubblico di “Una montagna di libri”.
In un dialogo con Marino Sinibaldi, direttore di Radio 3 e anima di Fahrenheit, e con il condirettore del “Corriere delle Alpi”, Paolo Cagnan, Altan con la stessa modalità con cui lancia messaggi importanti attraverso i sui disegni, ha parlato della puntualità e della precisione con cui ha raccontato con la sua matita le varie trasformazioni della società.
«All’inizio facevo disegni senza il testo e poi mi chiedevo che cosa fare dire al personaggio», ha spiegato Altan, «oggi parto dal testo, poi creo il personaggio; e tutto per me è importante: come è vestito, come è seduto o come sta in piedi». Alla domanda di Cagnan su quali sono le fonti di ispirazione del vignettista, Altan ha risposto: «È un mestiere che si fa solo se si sta molto attenti. Le mie fonti sono i giornali, la tv e le radio, ma anche i bar. I bar in realtà sono pieni di battutisti, solo che loro non sanno disegnare. Da giovane andavo al cinema a Bologna solo per sentire le battute del pubblico, è stata la mia prima scuola. La seconda è stata Rio de Janeiro, dove ho vissuto alcuni anni, perché i carioca fanno battute formidabili e hanno capacità di sintesi». Dalla lotta di classe alla globalizzane, alla politica: sono tanti i temi che Altan ha trattato nelle sue figure raccolte nel libro “Bestie umane”. «Prima facevo brevi monologhi», ha spiegato, «poi ho iniziato con il botta e risposta che mi dà la possibilità di fare sintesi, riducendo in due parti l’argomento».
Tra i tanti personaggi, da Cipputi, ad Ugo ed Arturo, l’unica che vince sempre è Lusia, la moglie che cucina e che replica all’uomo con geniale raffinatezza.
Sul monitor sono state poi mostrate alcune fotografie dei tempi nostri che il vignettista ha commentato. Il premier Conte che spiega ad Angela Merkel il ruolo di vice premier. «Non so se la Merkel ha capito», la battuta di Altan. «Conte, mi fa un po’ compassione in certi momenti, ma trovo che abbia una sua dignità». La foto dei genitori di Renzi ha portato l’autore a ricordare che in Italia la famiglia ha sempre avuto un ruolo centrale. «Renzi mi ha deluso. All’inizio una piccola fish su di lui l’avevo puntata».
Su Berlusconi ha poi ammesso che essendo «antiquariato» non crede che torni.
Il creatore della Pimpa ha anche parlato dei disegni che piacciono a tutti i bambini. «La Pimpa rappresenta il mondo come mi piacerebbe che fosse. Nella Pimpa metto una punta di ironia pensando ai genitori che la leggono ai bambini». Il vice sindaco Luigi Alverà ha infine portato al maestro i complimenti dell’amministrazione comunale. —
A.S.
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