Alleghe senza soldi «Nessun progetto per quest’anno»

ALLEGHE. «Sarà un 2013 di ordinaria amministrazione». Il sindaco di Alleghe, Gloria Pianezze, ne è certa: quello appena iniziato sarà per il suo Comune, e forse anche per altri, un anno di calma piatta dove sarà molto difficile se non impossibile spendere. Lo dice a malincuore, rischiando forse l'impopolarità, ma la convinzione non lascia spazio all'ottimismo. «Progetti in cantiere? No, niente. Abbiamo finanziato un intervento per il rifacimento del tetto alla scuola materna e basta. Non c'è altro all'orizzonte. D'altronde abbiamo il patto di stabilità che ci impedisce di spendere. Se fino a ieri il problema era quello di ottenere i finanziamenti per realizzare un progetto, ora occorre stare attenti anche a chiedere i finanziamenti stessi perché poi non si possono tenere fermi per troppo tempo».
Insomma, dopo la realizzazione del Parco avventura ai Piani di Pezzè e delle caldaie a cippato a servizio del palaghiaccio e della scuola media, quello che attende Alleghe è ora un anno di ordinaria amministrazione. «Credo sia un momento in cui bisogna stare fermi e vedere cosa succede», spiega Gloria Pianezze, «ripeto c'è il patto di stabilità, ma ci sono anche i debiti di Bim Gsp e poi c'è tutta una situazione in cambiamento a livello normativo: penso all’Imu che potrebbe essere data ai Comuni anche se credo che alla fin fine per noi non cambierà niente se ci tolgono il fondo di riequilibrio; penso alla nuova Tares; penso all'unione delle funzioni per la quale l'ultimo decreto porta la data del 20 dicembre».
Per quanto riguarda quest'ultimo tema, Alleghe ha già associato quattro funzioni: rifiuti, protezione civile e catasto con la Comunità montana e la polizia locale con i comuni della Valle del Biois. «Entro la fine dell'anno dovremo associare le altre funzioni (esclusa l'anagrafe, ndr)», dice Pianezze, «alcune potranno essere unificate ancora a livello di Comunità montana, altre invece per ambiti più ristretti».
Insomma una situazione difficile per i piccoli enti locali che inevitabilmente può finire col demotivare anche gli amministratori più volenterosi. Il mandato di Gloria Pianezze, come quello di altri suoi colleghi agordini, scade nel 2014. Cosa farà dopo? «È decisamente troppo presto per dirlo», spiega il sindaco di Alleghe, «però posso ipotizzare uno scenario generale: con questi chiari di luna e con il fatto che i comuni come il nostro vedranno drasticamente ridotto il numero dei consiglieri e degli assessori, penso che in Agordino vedremo molti commissari. Non so, infatti, se in giro c'è tanta gente disposta a mettersi in gioco».
Un quadro fosco quello previsto da Pianezze, dal quale, secondo la stessa, si può uscire solo aggregandosi. «Nel giro di cinque-dieci anni arriveremo al comune unico», conclude, «d'altronde tra i sedici comuni agordini e la comunità montana ci sono 220 dipendenti su 20 mila residenti: credo siano tanti e credo che si possano garantire servizi efficienti in modo diverso. Personalmente non sono particolarmente legata a confini o bandiere, salvo il tricolore, e quindi ritengo che la cosa importante sia continuare a dare servizi efficienti ai nostri cittadini siano essi di Alleghe, di Rocca Pietore o di Agordo».
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