“Alimentari Cooperativa” a serio rischio di chiusura
Calalzo. Affari giù di 15mila euro l’anno e contratto d’affitto non più sostenibile Il sindaco auspica un accordo col locatario e pensa a sgravi sulla tassa rifiuti

CALALZO. “Alimentari Cooperativa” di Calalzo rischia la chiusura: una perdita secca di 15mila euro l’anno ne mette in serio dubbio la prosecuzione dell’attività. E, per scongiurare quella che sarebbe «una grave perdita non solo per il centro, ma per tutto il paese», come afferma il sindaco, Luca De Carlo, il Comune non è restato con le mani in mano. Mercoledì sera la giunta ha infatti approvato un ordine del giorno con cui si impegna su diversi fronti.
«In primis auspichiamo che l’ente cooperativo di consumo, proprietario dello stabile che ospita il negozio, venga in qualche maniera incontro alle esigenze di “Alimentari Cooperativa” rinegoziando l’affitto, tenendo soprattutto conto di quella che è la funzione sociale del servizio svolto». Attualmente l’attività “Alimentari Cooperativa” (di proprietà della Cooperativa di San Vito) dà lavoro a due persone e, a causa degli affari sempre più in calo, ha scelto di tenere aperte le saracinesche solo la mattina. Questo fino a marzo 2018, quando l’attività, alla scadenza del contratto di affitto, dovrebbe chiudere.
«Ci auguriamo veramente che le due cooperative trovino un accordo e si arrivi alla firma di un contratto di affitto sostenibile, che garantisca l’apertura del negozio tutti i giorni e con un orario congruo», sottolinea De Carlo, «come Comune, ovviamente, lasciamo massima indipendenza nelle scelte. Nello stesso tempo, però, diamo il nostro sostegno alla ricerca di un’intesa, consapevoli dell’importante funzione sociale degli enti che hanno scopo mutualistico e del ruolo centrale che il punto vendita ha in paese, specie per le fasce più deboli della popolazione».
Sono stati già convocati alcuni incontri tra amministrazione comunale, ente cooperativo di Consumo di Calalzo e Cooperativa di San Vito. L’ultimo si è svolto il 10 ottobre.
«Abbiamo ribadito la nostra totale disponibilità a dare un aiuto», dice ancora il sindaco, «e ad avviare una campagna per far lavorare non solo “Alimentari Cooperativa”, ma tutti i negozi del centro. Lidl e Despar sono molto frequentati, ma non possiamo dimenticare l’importanza delle attività che insistono nel cuore del paese».
L’aiuto agli esercizi di vicinato del centro sarà concreto: «Stiamo pensando a degli sgravi fiscali sulla tassa rifiuti: sono allo studio le modalità più adatte», continua il sindaco, «i più maliziosi potrebbero pensare che il sottoscritto faccia questa campagna perché ha un negozio in centro (da quest’estate De Carlo gestisce infatti “Oltre l’edicola”,
ndr
), ma proprio il fatto che io abbia deciso di aprire questa attività dimostra quanto per me sia importante tenere vivo il cuore del paese: in quest’ultimo ho scelto di investire, perché i punti vendita hanno una fondamentale funzione sociale ed eventuali chiusure significano perdita di presidi e impoverimento dell’intero paese. Non dimentichiamo poi la necessità di tenere vivo il centro anche durante la stagione turistica, considerato l’aumento delle presenze nel corso dell’ultima estate». Ma la madre di tutte le battaglie, secondo il sindaco, è un’altra: «Faccio appello ai cittadini affinché consumino nei negozi del centro. Solo così si può evitare la scomparsa di piccole attività e botteghe storiche, che fanno parte della nostra identità».
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