Albergo diffuso, in Magnifica un’ipotesi per Cibiana

PIEVE DI CADORE. Venerdì in Magnifica comunità, a Pieve di Cadore, si discuterà sull’albergo diffuso, visto come uno strumento per il turismo sostenibile.
L’appuntamento di venerdì è in programma per le 20,30 nella sala consiliare della Magnifica.
L'argomento, infatti, rientra nell’ambito della rassegna dedicata alla presentazione delle tesi di laurea discusse da studenti cadorini. Un’iniziativa alla quale lavora da tempo la Magnifica comunità, con l’obiettivo di far conoscere le idee innovative messe in campo dai neo laureati cadorini.
Il progetto di presentazione delle tesi di laurea è voluto e seguito dalla commissione giovani della Magnifica, coordinata dall’assessore Giulia De Mario.
In questa occasione sarà presentato lo studio di Laura Fregona, inerente appunto l’albergo diffuso, con un particolare riferimento ad una struttura di questo tipo da realizzarsi a Cibiana.
Nel corso della serata interverrà anche il capo delegazione del Fai di Belluno, Erminio Mazzucco.
«Se un borgo venisse recuperato con lo scopo d’avviare un albergo diffuso», sottolineano in Magnifica nella presentazione dell'incontro di venerdì sera, «oltre al recupero del patrimonio architettonico sarebbe frenato il processo di spopolamento ed esodo, specialmente da parte dei giovani, che fuggono dai propri paesi per cercare occupazione altrove. Le opportunità d'occupazione che un albergo diffuso può portare, sono più evidenti nel settore del turismo, ma può essere esteso all'agricoltura, all'artigianato, ai servizi. Nascerebbero così delle sinergie e delle collaborazioni, sempre nel rispetto di ambienti e culture».
«Considerando la proposta nell’insieme un eventuale albergo diffuso a Cibiana», aggiunge la presentazione, «ciò rappresenterebbe uno strumento per lo sviluppo del turismo sostenibile perché potrebbe diventare promotrice di forme turistiche che ben si adattano ad un contesto montano, come ad esempio il geoturismo: ovvero percorrere, partendo dalle rocce e dalle forme del territorio, i suoi meravigliosi scenari per comprendere appieno storia, leggende e tradizioni. Inoltre sono possibili l’equiturismo e il turismo di comunità». (v.d.)
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