Al Vip Club primo brindisi senza Cardazzi al timone

Legato a doppio filo al film “Vacanze di Natale 1983”, il locale ha nuovi gestori «Ma non abbiamo cambiato nulla della formula vincente ideata da Roberto»

CORTINA. Se le ultime vacanze di Natale a Cortina hanno portato con sé rinnovate conferme per quanto riguarda i locali storici della Conca, qualcosa di nuovo c’è; e non da poco. Per la prima volta, infatti, il celeberrimo Vip Club, da anni icona di sfarzo e mondanità, e legato indissolubilmente al film “Vacanze di Natale 1983”, ha celebrato il Capodanno senza il suo “timoniere” Roberto Cardazzi, che negli anni ’80 ebbe l’intuizione di trasformare un semplice piano bar dedicato agli ospiti dell’hotel Europa in un luogo simbolo della movida ampezzana. Cardazzi, infatti, ha da poco ceduto le sue quote (sull’ordine del 50%) a Mauro Benetton, nuovo gestore del locale e oggi socio del fratello di Roberto Cardazzi, Luca (che mantiene le sue quote): «Roberto, storico leader del Vip Club, ha ceduto le sue quote ma resterà sempre l’anima e il simbolo di questo locale», afferma Dario Borghi, nuovo manager del Vip Club, «la gestione del locale ora l’ha in mano direttamente Mauro Benetton ed ha chiesto a me di collaborare con lui nel ruolo di manager. Io lavoro al Vip dal Capodanno 2005, quindi so bene cosa vogliono i nostri clienti».

Perché Roberto Cardazzi ha ceduto le sue quote?

«Questo non è un locale come gli altri: qui si passa dalle fatiche del ristornate alle festa notturne: all’una di notte sei solo all’inizio del lavoro. Roberto quello che doveva fare l’ha fatto, e anche bene. Ricordiamoci che il Vip Club era un locale privato: lui ha pensato di allargare il bacino d’utenza e così l’ha fatto diventare un luogo iconico, anche grazie al film del 1983 che ha dato una spinta fondamentale. L’ha reso noto all’Italia intera e per questo lo ringrazieremo sempre».

Per Capodanno cosa avete organizzato?

«Il format è sempre lo stesso, perché i clienti lo vogliono e lo gradiscono. Quindi prima ristorante, poi discoteca. La discoteca si compone di due momenti che si alternano: il piano bar, quindi musica live con il nostro pianista Francesco Bernardini, colonna importantissima del Vip; e la consolle, con dj Marco Spanio e il vocalist Victor Voice».

Format che vince dunque non si cambia?

«Non possiamo e non vogliamo cambiare, perché la formula è vincente. Gli ospiti della cena hanno il locale dedicato a loro fino all’una. Da quel momento apriamo alle persone che hanno riservato i tavoli e alla lista di ingressi nominale e preventivamente compilata. È la ricetta del successo». —

Al.Mi.

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