Ai neodiciottenni donati il Tricolore e la Costituzione

La cerimonia è servita anche a sensibilizzare i giovani sul tema donazione sangue Presente Francesca De Biasi del fondo welfare provinciale

CANALE. La storia e il valore della Costituzione e della bandiera, la genesi e le opportunità del fondo welfare, l’importanza della donazione del sangue. Sono tre spunti che i sindaci di Canale e Vallada, unitamente a Francesca De Biasi, presidente delegata al fondo welfare provinciale e all’identità territoriale, e ad Adriano Fiocco, segretario della sezione locale dei donatori del sangue, hanno consegnato ieri a Canale ai neodiciottenni dei due Comuni (nove di Canale e cinque di Vallada, non tutti presenti). Una manifestazione coordinata dall’assessore alla cultura di Canale, Marilisa Luchetta, che ha avuto il suo culmine nel dono da parte dei sindaci, Flavio Colcergnan e Fabio Luchetta, della bandiera e della Costituzione di cui ogni ragazzo ha letto uno dei primi dodici articoli. I sindaci hanno ricordato la storia del testo ed evidenziato la sua freschezza. Quindi c’è stato l’intervento di Francesca De Biasi, al suo primo incontro con i ragazzi. Partita dai motivi (lo sviluppo del territorio e l’incremento delle possibilità per i giovani di restare in loco e di trovare qui le proprie gratificazioni) che hanno spinto a creare il fondo welfare, De Biasi ha ricordato l’importanza del fondo nel post-Vaia in cui ha offerto sostegno in tante situazioni derogando ai suoi principi fondativi. Quindi ha sottolineato i progetti in itinere: il questionario on line che sonda le motivazioni dei giovani, il sostegno agli asili nido di famiglia, il finanziamento degli stage nelle aziende locali, il rapporto con i bellunesi all’estero per attivare modalità attraverso cui possano tornare in patria con le proprie esperienze, il servizio civile. Infine Adriano Fiocco ha ricordato che il sangue non si fabbrica, ma si dona e ha lasciato a una giovane canalina, da poco donatrice, spiegare ai neodiciottenni come attivarsi per fare lo stesso. —

G.San.

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