Agordo. Senso unico a La Stanga: auto in coda per 12 km. "Non è ammissibile"

AGORDO.
Chilometri di coda e ore di attesa per raggiungere la montagna bellunese. Ma anche per tornare a casa. Stavolta non siamo sull’Alemagna, regno delle code nei fine settimana, ma sulla regionale 203. Tutti gli automobilisti che ieri l’hanno percorsa si sono trovati imbottigliati nel traffico. La strozzatura era all’altezza della centrale Enel a La Stanga, dove sono in corso alcuni lavori sulla sede stradale per la posa di cavi di sottoservizi tecnologici. Da qualche giorno in quel tratto si passa a senso unico alternato, con il traffico regolato da un semaforo.
Al mattino si sono formate code per 2,5 km (il serpentone di auto partiva da Candaten), ma è nel pomeriggio che la situazione è degenerata: la coda in discesa iniziava all’altezza della tangenziale di Agordo, 12,5 km prima del semaforo. «Non è possibile fare un’ora e mezza di coda per scendere da Agordo», lamenta Andrea, un ragazzo feltrino che ieri si è trovato bloccato nel lungo serpentone di auto che procedeva a passo d’uomo lungo l’Agordina. «Di domenica, tanto più se è una bella giornata, non si può lasciare un cantiere di quel genere sull’unica strada che porta in Agordino».
Sulla 203 sono due i cantieri aperti. Quello a Candaten, però, è stato reso “inoffensivo”: il buco aperto sulla strada è stato chiuso, i mezzi sono stati spostati e le auto in quel punto ieri potevano transitare nei due sensi di marcia. A La Stanga, invece, nonostante ieri gli operai non fossero in servizio, una carreggiata è rimasta chiusa. E solo nel pomeriggio, continua Andrea, sono arrivati i movieri a regolare il traffico, per velocizzare il passaggio delle auto.
«Possibile che chi programma i lavori non si renda conto dei disagi che si possono provocare?», continua l’automobilista feltrino. Viene anche da chiedersi se non era possibile aprire un cantiere del genere qualche settimana fa, prima che le persone ricominciassero a muoversi verso la montagna.
«Io devo arrivare solo a Feltre, ma penso a chi deve raggiungere Treviso, Padova, Venezia», conclude Andrea. «Non oso immaginare quanto tempo ci metteranno. L’Agordina non è tanto da meno dell’Alemagna in termini di code, purtroppo». —
Alessia Forzin.
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