Agente da un anno e giovanissimo: intervista a Codemo, nuovo comandante della polizia locale di Belluno
Da segretario dell’ex ministro D’Incà alla divisa, è a Belluno da marzo
«Porremo attenzione sui parcheggi e al controllo delle frazioni»

Giovanissimo, è in Polizia locale da un anno esatto. Non si può dire che non abbia bruciato le tappe, Antonio Codemo, ventinove anni: è lui il nuovo comandante della Polizia locale di Belluno. Succede a Roberto Rossetti, il cui incarico è cessato venerdì.
Il Comune aveva aperto una selezione interna. Sono arrivate due candidature dagli ufficiali in servizio al comando di via Gabelli. Il sindaco Oscar De Pellegrin ha deciso di affidare la guida dei vigili bellunesi a Codemo. L’incarico scadrà fra un anno.
Classe 1993, compirà 30 anni fra qualche giorno. Laureato in Scienze dei servizi giuridici all’università di Padova, vive a Chioggia con la moglie Erika Baldin, consigliera regionale del Movimento 5 stelle. Prima di vestire la divisa era collaboratore parlamentare e segretario particolare del ministro Federico D’Incà.
Attività che ha svolto fino al mese di marzo del 2022, quando ha fatto il concorso ed è entrato in Polizia locale. Primo comando quello di Jesolo, dove è arrivato il 1° aprile 2022. Un anno dopo, si trova a dirigere i vigili bellunesi.
Come mai ha deciso di inviare la sua candidatura a comandante, dopo solo un anno nel corpo di Polizia Locale?
«L’esperienza fatta a Roma mi ha fortificato e insegnato che nulla è impossibile», racconta il comandante Codemo. «Credo che anche i giovani debbano avere il coraggio di assumersi le loro responsabilità, e poi ci deve essere sempre un inizio, no?».
Quando è arrivato al comando di Belluno?
«Il 1° marzo di quest’anno. Ho fatto un concorso per ufficiali a gennaio e l’ho vinto. Prima ero a Jesolo».
E ora dirige la Polizia locale del capoluogo.
«Sarà una sfida complessa, ma con l’impegno mio e di tutti gli agenti si otterranno i risultati che si aspettano l’amministrazione comunale e i cittadini».
Che linee di indirizzo le ha dato il sindaco De Pellegrin affidandole questo incarico?
«L’attenzione per le frazioni e al tema dei parcheggi in centro storico prima di tutto. Su questo porrò particolare attenzione».
Iniziamo dai parcheggi. Come intende agire per risolvere il problema della sosta selvaggia in centro storico?
«Con un controllo costante e continuo del territorio».
Anche in orario serale?
«Sono state fatte delle serate di controlli, altre sono in programma nelle prossime settimane».
Sarà garantito un turno serale fisso?
«Dipende dalle forze a disposizione. Gli agenti a Belluno sono 23, con questi numeri si riescono a garantire due turni. Per un terzo turno, serale, servirebbero più agenti. E in ogni caso l’attività non può andare oltre le 22, perché non siamo armati».
Pensa di agire anche sul fronte delle multe per divieto di sosta in centro?
«Noi siamo chiamati e deputati a far rispettare il Codice della strada. Se si fa un controllo e si vede che le norme non vengono rispettate, faremo in modo che lo siano. Ciò non significa fare multe a raffica, ma puntiamo ad un attività incisiva sul fronte del rispetto dei tempi e delle modalità di sosta».
E per quanto riguarda le frazioni, invece?
«Ci impegneremo a garantire un adeguato controllo nelle frazioni, nei limiti delle forze a disposizione. L’obiettivo è far percepire a tutti i cittadini la nostra presenza sul territorio, anche a chi vive in periferia. Le frazioni hanno un ruolo importante».
Quali altri obiettivi ha?
«Fin da subito lavorerò per una collaborazione con le altre forze di polizia, anche in vista dell’estate e dell’appuntamento delle Olimpiadi. Conosco Belluno anche se vivo a Chioggia: per tanti anni ho fatto l’arbitro di calcio con la sezione di Belluno, e poi l’attività svolta con l’ex ministro mi ha permesso di conoscerla».
Ad oggi la Polizia locale non è presente sui social. Altre forze di Polizia hanno canali attraverso i quali comunicano e diffondono informazioni ai cittadini, come ad esempio la Questura. Pensa di ampliare la comunicazione in tal senso?
«Sì, fra gli obiettivi c’è anche quello di costruire una pagina su facebook della Polizia locale, per dare informazioni, consigli, per essere di supporto ai cittadini».
Una curiosità, per chiudere. Che effetto le fa essere il comandante di quello che fino a ieri era il suo capo?
«Sono ben contento che il comandante uscente, Roberto Rossetti, mi affianchi, vista la sua esperienza, capacità e competenza. Lo ringrazio per il grande lavoro svolto in questi anni difficili»
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