Addio a Carlo CaraccioloPadre del gruppo l'Espresso


A Roma


Aveva 83 anni, si è spento nella sua casa di Roma. Partigiano, specializzato ad Harvard, in seguito animatore di riuscite operazioni editoriali come l'Espresso, dagli anni '50 a oggi. Liberation l'ultima scommessa. Il Quirinale: "Un uomo legato alla causa dell'antifascismo e della democrazia"


E' morto a Roma Carlo Caracciolo, editore dell'Espresso e fondatore di Repubblica. Si è spento nella sua casa a Roma all'età di 83 anni, era nato a Firenze il 23 ottobre 1925. Appartenente alla nobile famiglia dei Principi di Castagneto e Duchi di Melito, Caracciolo è stato un editore italiano tra i più importanti. Presidente del Gruppo L'Espresso, con Eugenio Scalfari nel 1976 fondò il quotidiano 'La Repubblica'.


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Figlio di Filippo Caracciolo e di Margaret Clarke, fratello maggiore di Marella, vedova di Gianni Agnelli, cominciò la sua imprenditoria editoriale nel 1951 fondando a Milano la Etas Kompass, dedita alla pubblicazione di riviste tecniche, di cui restò Amministratore Delegato fino al 1975. Nel 1976, da una joint venture tra Editoriale L'Espresso (di cui era diventato azionista di maggioranza) e Arnoldo Mondadori Editore, nacque la Società Editoriale La Repubblica, della quale Caracciolo è stato presidente e amministratore delegato: il 14 gennaio 1976 cominciano le pubblicazione del quotidiano, diretto da Eugenio Scalfari.

Nel 1988 il pacchetto di maggioranza de L'espresso e la sua quota di 'La Repubblica' venne ceduta alla Mondadori, di cui Caracciolo venne nominato presidente (1989 - 1990). Quando Silvio Berlusconi assunse il controllo della Mondadori, ne scaturì un contenzioso giudiziario - la cosiddetta guerra di Segrate - che si concluse nel 1991 con la separazione fra il settore libri e periodici (al gruppo Fininvest) e quello di Repubblica ed Espresso, che andò a formare il Gruppo Editoriale L'Espresso con azionista di maggioranza la Cir di Carlo De Benedetti e di cui Carlo Caracciolo diventò Presidente.

E' stato presidente della Finegil Editoriale SpA, la società che detiene gran parte delle partecipazioni del Gruppo nei quotidiani locali, della A. Manzoni & C S.p.A., la concessionaria di pubblicità del gruppo, e Presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Internet company Kataweb S.p.A..

Il 26 aprile 2006 Caracciolo aveva abbandonato la guida effettiva delle sue società, passata a Carlo De Benedetti, mantenendo la presidenza onoraria del Gruppo Editoriale L'Espresso. Il 2 gennaio 2007 Caracciolo aveva acquistato il 30% del quotidiano francese Liberation.

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