Accordo sul caso Werlick il dentista ha risarcito 40 mila euro all’Usl

belluno
Si è concluso con un accordo transattivo del valore di 40 mila euro, il procedimento giudiziario a carico del dottor Cesare Werlick (difeso dall’avvocato Marco Cason del foro di Belluno) indagato per peculato e abuso di ufficio.
L’indagine penale condotta dai carabinieri di Belluno su coordinamento della Procura si era conclusa alcuni mesi fa ed era nata dopo una segnalazione da parte di alcuni pazienti del dentista. Gli utenti che visitava grazie al rapporto pubblico e professionistico che lo legava all’Usl, sarebbero passati spesso per le cure nello studio dentistico privato, risultato chiuso dal 2012.
Un giorno una coppia di anziani si era rivolta agli uffici Usl, chiedendo maggiori informazioni sull’indirizzo del dentista: i due avrebbero raccontato di essere stati invitati a recarsi nello studio privato del professionista, senza riuscire a trovare la sua esatta ubicazione.
Il professionista, a causa di questi presunti comportamenti, l’anno scorso era stato licenziato dall’azienda sanitaria che nel procedimento penale aveva deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Antonella Calabro di Belluno. In merito al licenziamento, il dentista aveva deciso di presentare opposizione con un ricorso al giudice del lavoro tramite il suo legale Francesco Masini.
In questi mesi, «i legali del dentista hanno avanzato la richiesta di giungere ad un accordo transattivo che prevede la rinuncia al ricorso davanti al giudice del lavoro per il licenziamento da parte dell’Usl e il contestuale pagamento di un congruo risarcimento dei danni a favore dell’azienda sanitaria che rinuncia così all’azione civile», precisano dall’ufficio legale dell’Usl. «L’intesa è stata proficuamente raggiunta dai legali che hanno formalizzato l’accordo evitando così un lungo ed oneroso contenzioso in ambito penale e civile», conclude l’azienda. —
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