Abbassata la tariffa per utenti paganti in casa di riposo

LONGARONE. Nei prossimi mesi partiranno alcune novità nella casa di riposo “Luigi Barzan” di Longarone, a cominciare da un ritocco al ribasso della retta per alcuni ospiti ma anche nel settore della manutenzione, grazie all'apporto del volontariato.
«Da poco», dice l'assessore al sociale Ali Chreyha, «la giunta comunale ha modificato l'importo della retta vengono per tutte le persone che, a causa dell'urgenza del loro stato di bisogno, scelgono di farsi carico anche della parte sanitaria dell'assistenza, normalmente in gestione alla Regione per un valore giornaliero pari a 49 euro. Sino a tutto il mese di agosto l'importo applicato a questo tipo di utenza era la semplice somma del valore del contributo regionale con la tariffa alberghiera, per un totale di quasi 90 euro al giorno. Ora invece abbiamo abbassato la quota a 70 euro, in modo da garantire un più facile accesso a questo strumento, ma l’operazione viene fatta fondamentalmente a favore di tutti gli anziani ricoverati presso la struttura. Infatti, come detto anche nei giorni scorsi dal direttore dell'ente Arrigo Boito, con il calare del tasso di occupazione dei posti letto, registrato nei primi mesi dell’anno e verosimilmente in aumento anche per il futuro, facilitare l’utilizzo di questa modalità di inserimento potrebbe garantire il recupero di risorse indispensabile per non dover procedere ad una riduzione dei servizi o ad un aumento dei costi».
«Si tratta di una applicazione sperimentale», dice Chreya, «in quanto si vuole verificare se effettivamente questa novità produrrà degli effetti positivi sul tasso di occupazione e sul bilancio della struttura, perché è di tutta evidenza che comunque per questi utenti si produce un servizio in perdita. Ovviamente l’accesso di utenti paganti avverrà esclusivamente nel momento in cui non ci saranno utenti in graduatoria disposti ad entrare nella struttura di Longarone, perché altrimenti si pregiudicherebbe l’eticità nella gestione dei posti letto favorendo in qualche modo soggetti in grado di pagare cifre importanti a discapito di chi non ha questa possibilità ed ha seguito tutto l’iter per accedere al servizio residenziale».
«Sono previste inoltre», continua Chreyha, «alcune migliorie nella struttura. Con ottobre partirà un'iniziativa che permetterà ai familiari di pranzare la domenica con il proprio congiunto in una sala appositamente allestita e verrà creato uno spazio al piano terrà che permetterà una maggiore privacy nei momenti delle visite con i parenti, oltre ad un intervento sulla gestione organizzativa per permettere agli operatori di dedicare più tempo possibile al benessere comunicativo dell’ospite e non solo alla sua assistenza sanitaria. Poi, grazie al supporto fornitoci dai ragazzi dei lavori estivi, dai volontari che hanno svolto i corsi nei mesi passati e ora sono pienamente operativi e da alcune persone che svolgono lavori socialmente utili, si è creata una buona squadra che ha permesso e permetterà lo svolgimento di alcune mansioni importanti tra cui l'allestimento dell'orto e di alcuni gazebi esterni per garantire più comfort agli ospiti e ulteriore supporto al personale».
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