A Valdobbiadene è nato il “doppione” dell’agrario di Vellai

Inutile la battaglia del preside feltrino Ezio Busetto La Regione ha autorizzato il nuovo corso al “Verdi”

FELTRE. A nulla sono valsi il parere tecnico negativo di Ezio Busetto, preside dell’istituto agrario di Vellai e presidente della rete istituti agrari del Triveneto, e quello politico del senatore Giovanni Piccoli che ha vanamente interpellato il ministero dell’Istruzione e la Regione per evitare “doppioni” nell’istruzione superiore: con il 2017 l’istituto superiore Verdi di Valdobbiadene offrirà un nuovo indirizzo scolastico, “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale”.

A darne notizia è l’assessore all’istruzione e formazione della Regione, Elena Donazzan, dopo che la giunta veneta ha approvato l’offerta formativo e il dimensionamento della rete delle scuole per l’anno scolastico 2017-2018.

Ciò che aveva cercato di fermare Ezio Busetto come presidente della Rete - prima ancora che come preside dell’istituto agrario Della Lucia di Vellai - è dunque diventato realtà.

Le iscrizioni a Valdobbiadene si aprono già da questo mese, per il prossimo anno scolastico, e potrebbero portare via studenti che, come ormai da tradizione, avrebbero fatto riferimento all’istituto scolastico di Feltre.

La commissione d’ambito dell’Alto Trevigiano, del resto, aveva dato il via libera a questo corso ancora in ottobre dello scorso anno. E il preside Busetto si era mosso subito, sia dal punto di vista tecnico che di tutela dell’istituto feltrino, dove c’è il convitto che ospita la gran parte degli iscritti provenienti dall’Alta Trevigiana.

Busetto aveva espresso la propria contrarietà, inviando una lettera all’assessore all’istruzione e formazione del Veneto, Elena Donazzan, al presidente della Provincia di Treviso, al sindaco di Valdobbiadene, e ai dirigenti degli uffici scolastici territoriali. Una lettera in cui evidenziava «scarsamente qualificante avviare un corso agrario senza disporre di azienda agraria e di laboratori specifici, ampiamente presenti, invece, negli istituti di Conegliano, Feltre e Montebelluna sede distaccata».

L’assessore Elena Donazzan, invece, nel promuovere il nuovo indirizzo a Valdobbiadene, ribadisce come questo sia «un percorso innovativo di scuola integrata con le aziende. Le attività di laboratorio, infatti, si svolgeranno nelle aziende del territorio, convenzionate con la scuola, sotto il monitoraggio istituzionale di Comune, istituto e associazioni di categoria. Con l’attivazione del nuovo indirizzo, l’istituto superiore Verdi assume quindi sempre più il profilo di polo scolastico completo: accanto agli indirizzi liceali linguistico, scientifico e delle scienze applicate, sono attivi gli indirizzi tecnici per il commercio, il turismo, la meccanica, la meccatronica, l’energia e ora, da settembre, anche l’agricoltura e lo sviluppo rurale».

E se questa è la nota dolente per gli istituti superiori del Feltrino, una buona notizia arriva per il corso quinquennale che forma operatori sociosanitari al Rizzarda. L’istituto è stato accreditato come unico ente formativo pubblico post-diploma, per abilitare alla professione. Sarà di riferimento anche per gli studenti del Catullo di Belluno. Finora l’abilitazione alla professione di Oss avveniva mediante enti formativi esterni, il Ceis e il circolo Cultura e stampa, con spese di circa 1500 euro in due rate a carico dello studente. Dal prossimo anno scolastico saranno selezionati una trentina di studenti ogni anno per il conseguimento della qualifica.

Laura Milano

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