A scuola con il Piedibus alle elementari di Badilet

BELLUNO. Pettorine gialle fluo per farsi vedere dagli automobilisti, la mano sinistra sulla corda che li protegge dalla strada. È iniziata ieri mattina l'avventura del “Piedibus”, sperimentato alle elementari di Badilet.
La prima “corsa” dell'autobus umano ha raccolto cinque bambini, entusiasti di andare a scuola a piedi. In realtà a Federico piacerebbe usare la bicicletta, ma al momento dovrà accontentarsi. Il suggerimento al sindaco è comunque lanciato.
I bambini camminano in fila indiana sul marciapiede, seguendo uno dei due volontari che li accompagna lungo il percorso. Sono due per ogni turno: uno apre la fila, l'altro la chiude. Il comitato genitori ne ha individuati sette che si occuperanno della sicurezza dei piccoli fino alla fine dell'anno: sono zii, nonni, mamme e papà che dedicano un po' del loro tempo libero per far fare ai bambini un'esperienza divertente ma anche istruttiva.
«È una bella iniziativa, perché responsabilizza i bimbi», spiega Liviana Fontana, mentre attende i piccoli studenti all'uscita da scuola. Con lei c'è Flavio De Bona, pettorina catarifrangente già indossata perché è quasi mezzogiorno e mezzo e la campanella sta per suonare. «Con il Piedibus i bambini imparano a muoversi sulla strada, a rispettare le regole e a conoscere anche il territorio».
A Badilet il Piedibus si sviluppa nel percorso che va dalla scuola alla chiesa, con una fermata intermedia. Proprio come succede per gli autobus. A giudicare dal sorriso dei bimbi, che chiacchierano contenti mentre camminano sul marciapiede, la sperimentazione è riuscita. Magari sarà da stimolo per altre scuole, dove si sta valutando di portare il Pedibus il prossimo anno. (a.f.)
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