A San Gregorio pochi bambini; verso la pluriclasse

A meno di eventuali deroghe l’attivazione avverrà nel prossimo anno scolastico. Badole: «Con questi numeri è difficile mantenere il servizio con classi distinte» 

SAN GREGORIO NELLE ALPI

Si va verso la nascita di una pluriclasse alla scuola elementare di San Gregorio nelle Alpi, facente parte dell’istituto comprensivo Gianni Rodari. L’unione degli alunni delle future classi prima e seconda del plesso sangregoriese è infatti un rischio concreto, a partire dall’anno 2021-2022. I numeri d’altronde non lasciano spazio ad interpretazioni, con i due gruppi che messi assieme al momento arriverebbero ad una quindicina appena di iscritti. Era già partita lo scorso settembre grazie ad una deroga l’attuale prima e le prospettive per settembre non sono cambiate, anzi.

«Avremmo bisogno di almeno due o tre nuove iscrizioni da qui all’estate», spiega il sindaco Mirco Badole. «Al di là però del caso specifico, siamo di fronte all’ennesimo campanello d’allarme di una situazione purtroppo sempre più critica per il nostro territorio. Qui a San Gregorio continuiamo ad andare avanti con sei, sette nascite l’anno. Addirittura l’ultimo dato parla di tre. Così diventa davvero difficile mantenere in vita un servizio essenziale come la scuola del paese. Personalmente sono amareggiato, però i numeri quelli sono. Tornando alla nuova classe prima, parleremo assieme ai sindaci dei paesi limitrofi, in modo da capire se ci possono essere famiglie interessate a spostare da noi i propri bimbi. Ricordo tra l’altro che il comprensivo Rodari di cui fanno parte le scuole di San Gregorio e Santa Giustina, da settembre ingloberà Cesiomaggiore».

Il primo cittadino sta comunque studiando delle possibili soluzioni, affinché San Gregorio non perda attrattività nei confronti delle giovani famiglie. «Il doposcuola attivo proprio alle elementari risulta essere un punto di forza. Inoltre stiamo per far cominciare il servizio di asilo nido. L’auspicio è invogliare chi frequenta da subito i nostri plessi a rimanere in paese anche per le elementari. Magari ciò può spingere nuovi nuclei famigliari a venire ad abitare qui».

Sul tema interviene anche Mauro De Lazzer, preside del comprensivo Rodari. «La situazione è quella descritta. Sarebbe eventualmente la seconda pluriclasse nel nostro istituto, assieme a quella già attiva a Meano che ha caratteristiche di orario particolari. Ad ogni modo non mi sento di escludere possibilità novità nei prossimi mesi, magari grazie a specifiche deroghe. Ce ne occuperemo di sicuro, anche perché la dirigenza del nuovo comprensivo unico con Cesiomaggiore entrerà operativa dal primo settembre, quindi a giochi fatti». —

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