A rischio il corso di laurea per infermieri

L’università di Padova ipotizza una sospensione. Padrin: «Ne parliamo in commissione sanità»

FELTRE. La notizia rimbalza da Padova a Venezia e fino a Feltre, seminando preoccupazione e apprensioni che la commissione sanità del consiglio regionale cercherà di ridimensionare già la prossima settimana. Ma intanto le intenzioni del consiglio del corso di laurea in scienze infermieristiche dell’università di Padova sono sul tavolo: alcuni corsi decentrati potrebbero essere chiusi, altri sospesi. Gli indizi portano dritti a Portogruaro, a Montecchio Precalcino (destinati alla chiusura) e a Conegliano e Feltre (sospensione). Ognuno di questi corsi sforna una sessantina di infermieri ogni anno e dunque la decisione priverebbe il settore sanità di quasi 250 laureati, a meno che poi non sia il corso di Padova a recuperare, aprendo le porte ad un maggior numero di iscritti.

Preoccupazione viene espressa dal coordinamento regionale dei collegi Ipasvi. Il presidente Luigino Schiavon nei giorni scorsi ha ribadito la sua convinzione: «I corsi devono restare decentrati perché questo garantisce un maggior legame culturale fra utenza e operatori sanitari». E anche il consigliere regionale Leonardo Padrin, presidente della commissione sanità, teme che la decisione - se confermata - possa avere pesanti ripercussioni, soprattutto nelle zone periferiche del Veneto. Per questo Padrin assicura che già nella prossima riunione, in programma giovedì a Venezia, si parlerà della vicenda.

«La chiusura o la sospensione di questi corsi ci porterebbe a perdere tanti infermieri», scrive Padrin in una nota diffusa ieri. «Come amministratori regionali dobbiamo garantire da una parte il turn over fra neolaureati e pensionati e dall’altro un miglioramento della formazione infermieristica nella nostra regione, come peraltro indicato dal piano socio-sanitario».

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