A piedi nudi sulle rocce vive delle Dolomiti

Tom Perry, l'alpinista scalzo, ha scalato la Civetta «per sentire l'energia della natura»
Tom Perry scala la Civetta (foto di Paola Favero)
Tom Perry scala la Civetta (foto di Paola Favero)
 VAL DI ZOLDO.
I piedi nudi sulla nuda roccia, la carne a contatto con i sassi, con la forza che emana la materia dolomitica. I piedi sono quelli di Tom Perry, "l'alpinista scalzo", che qualche giorno fa si è reso protagonista dell'ennesima impresa. Stavolta il testimonial del corpo forestale dello Stato ha scelto di scalare la Civetta, raggiungendone la vetta lungo la ferrata degli Alleghesi e scendendo per la via normale.  Grande la curiosità dei turisti che Tom Perry ha incontrato nella due giorni sulle Dolomiti, soprattutto al rifugio Torrani: molti gli hanno chiesto da dove nascesse una simile passione per l'alpinismo a piedi nudi. «E' una sorta di ritorno alle origini», ha risposto Perry, «è avere un contatto diverso con la terra, la natura, è sentire la sua energia».  Le sue mete preferite sono i vulcani, fulcro dell'energia, ma non disdegna le montagne, anche le più insidiose. La scelta della Civetta è stata dettata dalla voglia di scoprire una delle vette «più magiche delle Dolomiti, che non avevo mai salito», confessa l'alpinista. Le piante dei piedi portano ancora i segni dell'impresa: tagli, crepe, impronte della roccia sulla pelle. «Stavolta è stata più dura, soprattutto la discesa perchè avevo alcune ferite aperte e degli ematomi», confessa.  L'impresa è stata faticosa, soprattutto dal punto di vista mentale perchè Tom Perry non si è concesso una pausa tra salita e discesa, ma l'alpinista scalzo è riuscito a stringere i denti e a portarla a termine.  Negli anni Tom Perry è doventato famoso per aver disceso alcune tra le più importanti cime del mondo (ad esempio il Kilimanjaro in Africa o il Licancabur e il Nevado Sajama in Bolivia). Ora le sue intenzioni sono di andare sulle tracce degli indigeni americani, di scendere il vulcano Ojos del Salado, tra Cile e Argentina, e di andare alla scoperta di una delle tribù che si trovano in quella zona.

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