A “Mëda Pierina de Jan” e Ivan “wikipedia” Lezuo il premio cultura ladina

la cerimonia
Festa di Sánta Maria Maiou nel ricordo di Benigno Pellegrini. Il premio per la cultura è andato alla poetessa “Mëda Pierina de Jan” e allo storico Ivan Lezuo.
L’antica tradizione dei mazzi e cesti di fiori portati a benedire in chiesa dalle donne con il costume ladino è rivissuta anche quest’anno puntuale a Pieve di Livinallongo nel giorno di Ferragosto. Una tradizione antichissima che agli inizi degli anni ’80 fu ripresa e rivitalizzata dall’allora presidentessa dell’ Union dei Ladins da Fodom Bruna Grones e dal fondatore ed ex direttore del Coro Fodom Benigno Pellegrini, scomparso di recente, con una grande festa che in alcune edizioni ha visto la partecipazione di più di 200 donne col “guánt da fodoma”. Benigno che, sia in chiesa che durante il prosieguo della manifestazione in piazza, è stato ricordato con un minuto di silenzio seguito da un grande applauso da parte dei fodomi ma anche dei tanti turisti presenti.
La giornata è iniziata con la messa, durante la quale le donne depongono i loro mazzi e cesti ai piedi della statua della Madonna per poi essere benedetti al canto di “Giardino di fiori” eseguito dal Coro Parrocchiale S.Iaco. Spazio, poi, alla sfilata fino in piazza Nuova aperta dai bambini con la bandiera ladina, la Banda da Fodom, gli schützen, i carri addobbati di fiori delle frazioni e i rappresentanti dei contadini.
Qui, come da tradizione, Union dei Ladins da Fodom e Comune ogni anno consegnano il premio che porta il nome della festa ad alcune persone che si sono contraddistinte per l’impegno nel campo della cultura o del sociale. Quest’anno i premiati erano ben due. Il primo riconoscimento è andato a Maria Pierina Lezuo, meglio conosciuta come “Mëda Pierina de Jan”. Classe 1920, Pierina per anni ha affiancato al suo lavoro come gestrice insieme al marito del Garnì Marilena ad Arabba, la passione per la poesia, in particolare in ladino. Poesie che sono state pubblicate puntuali sul bollettino parrocchiale “Le Nuove del Paisc” con l’acronimo Lmpd e poi raccolte in un libro. Sua anche la pubblicazione “Usánze da noza” che racconta le antiche tradizioni legate al giorno delle nozze.
Il secondo riconoscimento è andato a Ivan Lezuo. Insegnante di tedesco a Bolzano, Lezuo è da sempre legato alla terra di origine del suo papà. A Fodom ha dedicato la sua tesi di laurea, diventata poi un libro dal titolo “Una comunità alpina nell’ottocento” edita dall’Istitut Ladin Cesa de Jan. Ha collaborato alla stesura di diverse altre pubblicazioni storiche, tanto da essere definito dall’assessore alla cultura Michela Lezuo “il nostro wikipedia”. —
Lorenzo Soratroi
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