A Cortina si scia, ecco quali sono gli impianti aperti

CORTINA. Magnifica giornata per sciare a Cortina. Neve morbida, farinosa, sole in cielo hanno reso per tutti la giornata sulla neve davvero fantastica. A Socrepes è aumentato il numero di impianti aperti e resta chiusa solo la parte alta sul canalone della Tofana dove sarà necessaria una bonifica in quanto la neve ha già provocato alcune slavine spontanee. È tornata a volare oggi anche la funivia Faloria e da ieri la Freccia nel Cielo sino a Col Drusciè. Si è sciato anche in Cristallo sulla Padeon e al Son Forca e in Faloria da Rio Gere. Aperti gli impianti di Mietres sino a Col Tondo. Chiusi per la troppa neve a Cortina sono rimasti gli impianti di Cinque Torri, Lagazuoi, Col Gallina e Ra Valles. A San Vito ha aperto lo skilift di Donariè e la seggiovia Tambres e ad Auronzo aperti gli impianti a Misurina e quelli di Ansiei, Monte Agudo e Malon. Sconsigliato qualsiasi fuoripista, il rischio valanghe è forte di livello 4 su una scala da uno a cinque.
Per bonificare le piste si continua ad impiegare l'elicottero, che innesca il distacco delle masse nevose instabili, con esplosioni controllate. Appesa ad un lungo cavo, viene portata sul posto Daisy Bell, una campana d'acciaio, con due bombole di ossigeno e idrogeno: la miscela dei due gas viene fatta deflagrare, con un comando elettrico a distanza, e lo spostamento d'aria, generato dal botto, fa precipitare la neve. È stata riaperta la strada statale 51 di Alemagna, anche a nord di Cortina, per cui è ripristinato il collegamento con la Val Pusteria e l'Austria.
In paese sono stati riattivati i servizi essenziali, dal trasporto pubblico urbano all'assistenza agli anziani e disabili. Non sono ancora state riparate le scuole perché sono ancora al lavoro le squadre di Vigili del fuoco, Soccorso alpino, Protezione civile, Alpini dell'esercito e militari della Guardia di finanza, impegnati nella lunga opera di bonifica dei tetti, dai quali viene tolto un metro e mezzo di neve.
Elicotteri al lavoro anche per portare foraggio agli animali selvatici, per limitare la moria di cervi, caprioli, camosci e stambecchi. Intanto si contano i danni: l'ultimo edificio crollato è il centro per il curling, nel piazzale della stazione. Il tetto dell'impianto sportivo non è stato ripulito dalla neve ed ha ceduto.
Per informazioni sugli impianti aperti è possibile consultare il sito www.dolomitisuperski.com.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi