In bicicletta da Belluno a Roma per Pollicino

La destinazione è Piazza San Pietro, un percorso di 760 chilometri. Tutto a favore dell’associazione che dal 2002 si prende cura di bambini in difficoltà

Francesco Distilo
La partenza
La partenza

È partito oggi, sabato 31 maggio, da via XXX Aprile a Belluno, davanti all’ufficio dell’associazione Comitato Pollicino, un viaggio speciale che unisce sport, amicizia e solidarietà. Sei ciclisti bellunesi – Andrea Mezzavilla, Paolo De Bona, Gianni Savaris, Alessandro Salvador, Guido Tison e Fabio D’Incà – sono saliti in sella con destinazione Piazza San Pietro a Roma, per un percorso di oltre 760 chilometri e 7.500 metri di dislivello. Il tragitto, che si snoda in parte lungo la Via Francigena, durerà circa sei giorni, con una media di oltre 120 km al giorno. L’iniziativa mira a sostenere il Comitato Pollicino, un’associazione che dal 2002 si prende cura di bambini in difficoltà sociale.

A testimoniare il sostegno della comunità, alla partenza erano presenti la presidente dell’associazione Morena Pavei e il sindaco di Ponte nelle Alpi Elena Levorato, tra caffè, brioches e sorrisi. Il clima era quello del primo giorno di scuola, con entusiasmo palpabile ma anche la consapevolezza della fatica che li attende. «Vogliamo dare una mano a Casa Pollicino, ma anche lanciare un messaggio di solidarietà», ha dichiarato Andrea Mezzavilla, sottolineando come lo sforzo fisico serva anche ad attirare l’attenzione sul lavoro dell’associazione.

Il Comitato Pollicino gestisce la "casa gialla”, un centro d’accoglienza per minori in situazioni di fragilità. L’associazione si regge su donazioni e volontariato, e l’obiettivo principale di questo viaggio è proprio quello di accrescere la visibilità del progetto oltre i confini del Bellunese. Durante il cammino sono previsti incontri con altre realtà solidali, come quello con un’associazione a Siena. Le salite toscane metteranno alla prova i partecipanti, tutti intorno ai sessant’anni. L’arrivo a Roma è previsto per il 5 giugno. In Piazza San Pietro, i sei amici non si aspettano un’accoglienza particolare, ma scherzano sull’idea che il Papa possa brindare con loro. 

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