Il Belluno Volley liquida Sarroch in tre set e si regala una notte a meno uno dalla vetta

Nell’anticipo del sabato alla VHV Arena di Lambioi i rinoceronti conquistano in scioltezza la decima vittoria in campionato. Bella prova di squadra, Mian top scorer con 15 punti

Il Belluno Volley festeggia la vittoria per 3-0 sul Sarroch
Il Belluno Volley festeggia la vittoria per 3-0 sul Sarroch

Una notte al secondo posto, a un solo punto dalla vetta. Nell’anticipo del sabato sera il Belluno Volley si regala un rotondo successo in tre set contro la Sarlux Sarroch davanti al pubblico della VHV Arena.

Nella sesta giornata di ritorno di serie A3, i bellunesi conquistano in scioltezza la decima vittoria in campionato e si avvicinano nel migliore dei modi alla Final Four di Coppa Italia, in programma tra due settimane a Longarone (nel mezzo, la trasferta dal San Giustino, ieri vittorioso 3-1 a Savigliano).
Nel Sarroch, il giocatore più pericoloso è l’opposto Hristiyan Dimitrov (17 punti ieri sera), ma il nome più noto a Belluno è quello di Alessandro Graziani, il grande ex di turno, che alla presentazione delle squadre riceve gli applausi del pubblico di casa.

Nel Belluno, invece, il sestetto disegnato da coach Marzola è quello abituale, con i sei titolari (più uno, il libero Martinez) tutti in campo dall’inizio fino alla fine.
Il Belluno Volley parte meglio nel primo set ed arriva in doppia cifra (10-6) grazie ad un ace di Loglisci che induce il tecnico ospite a chiamare il primo timeout della serata. I rinoceronti incrementano il vantaggio con una sventagliata di Mian (14-8). Per coach Marcello Mattioli, anche il secondo timeout è speso. I bellunesi crescono sia a muro (15-8) che al servizio (18-11) e, in entrambi i casi, è Enrico Basso a metterci la firma. I padroni di casa provano ad affrettare le operazioni e mettono a terra il pallone del 24-17 con Loglisci. Capitan Saibene, dai nove metri, non riesce a mandare subito in archivio la pratica. Ci pensa il servizio errato di Dimitrov (25-18) a porre fine al primo parziale.
Dopo una partenza equilibrata nel secondo parziale, è ancora una volta il Belluno a mettere la testa avanti. La squadra di casa prova a scappare fino al 19-13 di Mian che, subito dopo, direttamente al servizio, si vede negare il decimo punto personale da un prodigioso salvataggio degli ospiti. In ogni caso, dopo che Sarroch ha dimezzato lo svantaggio accorciando fino al meno 3, è lo stesso Mian a rispedire indietro di cinque lunghezze gli isolani (21-16).

Sul 22-16 di marca dolomitica, coach Mattioli esaurisce le chiamate dalla panchina. Sul 24-18, gli ospiti riescono ad annullare un primo set point, poi Saibene porta il conto dei set sul 2-0.
A portare il Belluno sul 10-7 nel terzo set è l’attaccante che non ti aspetti, Ferrato, mentre è un insuperabile Mozzato a firmare il +4 dei dolomitici (11-7). Il tecnico ospite attinge dalla panchina per provare a cambiare le sorti della partita, ma i rinoceronti mantengono il controllo delle operazioni alzando il muro con Basso e Mian (17-10). A muro, anche Loglisci fa ottima guardia (19-11). A fine serata, Sarroch sbaglia e consegna al Belluno la palla del +10 e, soprattutto, del match point (24-14). Di lì a poco, Nasari sbaglia al servizio: per i padroni di casa arriva il 25-15 che chiude in bellezza la serata.

 

BELLUNO VOLLEY - SARLUX SARROCH 3-0
BELLUNO VOLLEY: Ferrato 7, Mian 15, Saibene 7, Loglisci 8, Basso 5, Mozzato 5, Martinez L1; non entrati Luisetto, Schiro, Cengia, Bisi e Guizzardi. All. Marco Marzola.
SARLUX SARROCH: Lusetti 1, Dimitrov 17, Nasari 3, Graziani 3, Pilotto 5, Leccis 1, Scarpi L1; Curridori, Chiapello 2, Romoli, Rossi 3; n.e. Pisu. All. Marcello Mattioli.
Arbitri: Martin Polenta di Ancona e David Kronaj di Varese (video-check: Corrado Fascina di Padova; segnapunti referto elettronico: Alberto Fior di Treviso)
Parziali: 25-18, 25-19, 25-15.
Note: per il Belluno Volley battute vincenti 6, battute sbagliate 10, muri punto 9; per il Sarlux Sarroch b.v. 0, b.s. 19, m.p. 2. Durata set: 22’, 24’, 22’. Spettatori presenti: 550.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi