Torneo agordino giovanile. Il Taibon non lascia scampo al Canale
Netto divario, l’undici di De Luca lotta per la prima mezzora poi salgono in cattedra Campedel (tripletta), Dal Pont e Ferrara

«Quello è il nipotino di Kurt Hamrin», dice alla fine del primo tempo Mario Zanetti, grande tifoso e cultore della storia della Fiorentina, mentre sta assistendo alla finale del torneo agordino giovanile assieme a Mauro Bressan, già ala destra della Viola, venuto a Taibon per festeggiare il 60° del locale gruppo sportivo.
Zanetti si riferisce a Justin Manfroi, l’ala destra della formazione del Canale d’Agordo che, nel corso della prima frazione di gioco ha fatto ammattire la difesa dei padroni di casa del Taibon con dribbling funambolici e ottima conduzione palla. Ben si addice anche a Manfroi l’appellativo di “Uccellino” con cui Hamrin, morto il 4 febbraio scorso, veniva soprannominato per la leggerezza con cui superava gli avversari. Ma poi ci sono i risultati e, se i primi 30 minuti sono stati targati Canale (che meritava almeno un gol), il Taibon ha gonfiato la rete per ben cinque volte nella ripresa, aggiudicandosi meritatamente un’altra volta il torneo agordino dedicato ai più giovani.
Davvero una partita strana. Il Canale, guidato da Christian De Luca, parte bene chiudendo il Taibon nella propria metà campo e costringendolo a uscirne saltuariamente con lanci lunghi imprecisi. Il portiere canalino Alan Manfroi resterà inattivo per tutta la frazione. Al 12’ la formazione della Valle del Biois va in vantaggio con Tibolla bravo a sfruttare l’assist al volo del compagno di reparto sul calcio di punizione partito dalla trequarti. L’arbitro Dazzi, però, annulla per fuorigioco.
Lo schema è consolidato e il Canale ci riprova in un altro paio di circostanze, ma senza trovare l’acuto. Interessante anche lo spunto del piccolo Shabi al 25’ che tuttavia dal limite difetta di potenza. Si va al riposo. Negli spogliatoi i fratelli Broglio, allenatori del Taibon, trovano le parole giuste, perché, quando escono, i gialloblù (scuri) suonano un’altra musica.
Dopo 2’, infatti, trovano già il primo gol con Campedel lesto a inserirsi centralmente e a battere Manfroi con freddezza. Passano tre minuti e l’ariete di casa raddoppia finalizzando un’organizzata azione di contropiede. Un calcio all’italiana, quello del Taibon, come evidenzia nella radiocronaca Matteo Manfroi, che dà i suoi frutti. La conferma arriva al 15’, quando Dal Pont sfrutta lo sbilanciamento del Canale che cerca di accorciare le distanze e lo punisce al termine di una gran volata sulla destra. Black-out totale per i ragazzi di De Luca. La mazzata è così forte che, non solo non riescono più a riprendersi, ma tracollano: al 19’ a Ferrara non resta che depositare in rete di testa un bel cross dalla sinistra di Della Dora e al 29’ ancora Campedel fa tris elevandosi in aria sul traversone di Rossi. Per il Canale non c’è neanche il gol della bandiera perché il tiro di Decima trova Cadorin vigile. Il calcio è crudele.
TAIBON – CANALE 5-0
TAIBON: Cadorin, Ben, Bulf, Campedel, Della Dora, De Nardin, Fusina, Marcon, Porta, Rossi, Serafini, Benvegnù, Costa, Dal Pont, Tommaso Decima, Del Din, Dell’Agnola, Ferrara, Gabrieli, Schena. All. Riccardo Broglio.
CANALE: Alan Manfroi, Chiocchetti, Dal Don, De Bernardin, De Luca, Federico Decima, Justin Manfroi, Polato, Tibolla, Xaiz, Zanon, Arcieri, Busin, Luciani, Gabriele Pescosta, Luca Pescosta, Shabi, Valt. All. Christian De Luca.
ARBITRO: Dazzi (De Nardin, Foladore, Bristot)
RETI: 32’, 35’ e 59’ Campedel, 45’ Dal Pont, 49’ Ferrara.
NOTE: ammoniti: Porta
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