Per il Valbelluna contro il Treviso è la partita dell’anno

BELLUNO. È la partita dell'anno per il Valbelluna contro l'ex Benetton, nobile decaduta. La semifinale del campionato di Promozione scatta stasera per il quintetto allenato da Piazza, che esordisce il casa (palla a due alle 20.30, arbitrano Giulio Marconato di Vedelago e Alessandro Ferraro di Mussolente) perché il Treviso ha chiesto di far slittare gara 1 altrimenti prevista domenica scorsa, per la concomitanza con le finali under 19. E proprio l'impegno extra dei ragazzi terribili della Marca potrebbe farsi sentire sulle gambe.
«Va bene che sono giovani, ma diverse partite consecutive a fine campionato speriamo diventino un fattore a nostro favore», commenta Michele Dal Pont, che in Benetton c'è stato, e chiama a raccolta il pubblico: «Mi auguro che ci sia tanto tifo sugli spalti, il famoso sesto uomo per l'ultimo saluto dell'anno in casa a chi ci ha supportato per tutta la stagione, o il penultimo, se la squadra facesse il colpaccio passando il turno».
Non una cosa così impossibile: «Non è proibitivo», dice Dal Pont. «Nelle due gare di stagione regolare ce la siamo giocata e bisogna vedere in che condizioni arrivano loro. Magari sono stanchi dalle finali under 19 e se riuscissimo a portarci sull'1-0 farebbe molta differenza. Sono loro che hanno più da perdere. Noi giochiamo tranquilli e rilassati dopo aver raggiunto il risultato della semifinale. Certo che senza Treviso e Quinto (le due formazioni fuori categoria) avremmo potuto vincere il campionato, ma è più bello così, con la possibilità di confrontarsi con realtà diverse e di alto livello».
A proposito, nell'altra semifinale il Quinto è passato agevolmente 1-0 vincendo di 30 punti gara 1 col Nervesa. Oggi il Valbelluna dovrebbe essere al completo, nonostante sia un giorno infrasettimanale con gli studenti all'università. Unico dubbio, Menin.
«Ma servirebbe visto che nel pacchetto lunghi non siamo tantissimi», osserva Michele Dal Pont. Per le strategie poi c'è poco spazio: «Queste dei play-off sono partite a sé, l'importante sarà rimanere a contatto nel punteggio. Siamo in forma, contenti di com'è andata finora la stagione e di giocarcela con Treviso, che è sempre un onore. La gara è sentita da tutti e l'umore è molto positivo. Si può sbagliare qualcosa all'inizio, dove c'è più tensione, ma conta essere freddi alla fine, come successo in gara 3 dei quarti contro la Rucker», evidenzia. «Siamo carichi per la prima partita». E il fatto di giocarla in casa (poi due trasferte a Treviso), potrebbe essere un vantaggio: «Ferri conosciuti, spazi più stretti e magari puoi usare la zona e restringerli ancora un po’».
In più, l'invito al pubblico è di accorrere numeroso: «Spero ci sia confusione in tribuna, che venga più gente possibile, perché posto ce n'è». Il famoso sesto uomo aiuta.
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi