Pallamano, Belluno chiude male l’anno. La festa è tutta del Rubiera

Gli ospiti costruiscono il successo alla fine della prima frazione. La squadra di Kokuca paga le precarie condizioni fisiche di Guerrero e Argentin

Jacopo Dal Pont
Una fase della gara
Una fase della gara

 

L’ultima partita del 2025 non sorride alla Pallamano Belluno e sul parquet della Vhv Arena sono gli emiliani del Secchia Rubiera a festeggiare la vittoria. Una sconfitta contro un avversario di alta caratura, retrocessa lo scorso anno dalla serie A Gold, capace di costruirsi il successo nella seconda metà di primo tempo. L’esperienza e la fisicità avversaria hanno fatto la differenza, specialmente contro un Belluno non ancora in piena forma.

Ieri, infatti, due importanti pedine della scacchiera dolomitica sono apparse in difficoltà: Gustavo Guerrero, appena rientrato dall’infortunio, e Andrea Argentin, che più volte ha lamentato un dolore alla spalla sinistra. E se a questo vi si aggiunge l’espulsione, tra le giuste polemiche, di Istvan Kovacsevics, miglior marcatore della stagione per il Belluno, ecco che il quadro è presto fatto.

Per i primi minuti i gialloblù avevano infatti dimostrato di poter stare al passo degli emiliani. Dopo qualche errore in partenza, che ha costretto i padroni di casa ad inseguire, un contropiede di Igwesi trova il 5-5. La spinta presa dai bellunesi non si arresta e con altri due contropiedi del terzino ex Torri, un missile dalla distanza di Argentin e un paio di ottime parate di Manojlovic, i ragazzi di Filiberto Kokuca arrivano in doppia cifra con un bel vantaggio (10-7).

Gli ospiti, però, si rifanno presto sotto e il ritmo da loro imposto appare insostenibile per i dolomitici. Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo Secchia Rubiera riesce a costruirsi un bottino di quattro reti di vantaggio, quelle che alla fine si riveleranno decisive ai fini del risultato.

L’intervallo sembra far bene ai padroni di casa, che si presentano per la ripresa con più grinta. I bellunesi riescono a mantenere la compattezza in difesa, ma sono costretti a forzare in attacco rischiando l’errore, e un paio di traverse non aiutano la rimonta. Le reti dei padroni di casa sono comunque di più di quelle avversarie, e a dieci minuti dal termine il distacco è dimezzato (26-28).

Poco dopo, però, un contatto dubbio al limite dell’area vale l’espulsione di Istvan Kovacsevics, alla terza ammonizione, con gli animi che si scaldano da entrambe le parti. A tre minuti dal fischio finale i padroni di casa hanno ancora tre gol da recuperare. Il risultato si fa ancor più vicino con i due minuti assegnati a Drudi per aver simulato un colpo al volto. Gli ospiti non calano comunque mai il ritmo, riuscendo addirittura a riallungare il proprio vantaggio, rendendo vane le speranze bellunesi.

Il commento 

«Ci è mancata la cattiveria del secondo tempo nella prima metà di gara», dice il capitano Leonardo Cimbro, «A dirla tutta siamo partiti anche bene, però ci siamo spenti dopo il primo quarto d’ora, soprattutto in difesa. In attacco, in realtà, abbiamo trovato abbastanza soluzioni nonostante Gustavo (Guerrero, ndr) fosse dolorante e Argentin claudicante».

Il tabellino 

BELLUNO - SECCHIA RUBIERA 32-36

BELLUNO: Bozzato, Bogo, Azzalini, Cimbro (K) 3, Guerrero 3, Fedele 4, Francescon, Igwesi 4, Manojlovic, Tocchetto 1, Parro, Oblascia 1, Chiaversoli, Pintilie 1, Kovacsevics 4, Argentin (VK) 11. Allenatore Filiberto Kokuca.

SECCHIA RUBIERA: Rivi (K), Drudi 3, Errico 2, Gualtieri, Oleari 8, Baccarani 1, Bartoli (VK) 4, Guerzoni, Hila 1, Manzini, Bandini, Canelli, Jover Munoz 15, Venanzi, D’Agata, Sorma 2. Allenatore Matteo Corradini. Arbitri: Stefano Plotegher e Roberto Zancanella.

Note: espulso Kovacsevics (B); spettatori: 150 circa.

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