Mondiali, una truppa con 350 volontari «Il reclutamento era iniziato in Svezia»

Armando De Zordo è il coordinatore. «Siamo partiti in 900 L’emergenza ha ridotto il numero, taglio degli stranieri» 

il personaggio

La carica dei volontari è pronta ad animare i mondiali di sci di Cortina 2021. Entusiasmo e competenze al servizio dell’evento, ognuno nel proprio campo e sempre col sorriso sulla bocca nonostante i turni impegnativi.

Saranno 350, un numero al ribasso rispetto alle indicazioni iniziali, dettato dall’emergenza sanitaria visto che, a pieno regime, ne sarebbero serviti 900. Oltre duemila le candidature giunte alla Fondazione Cortina 2021 da tanti italiani, ma anche da un gran numero di stranieri, circa 600. A coordinare i lavori dei volontari di Cortina 2021 il cadorino Armando De Zordo di Cibiana, erede dei De Zordo campioni indimenticati di salto con gli sci.

Come e quando è iniziata l’attività di reclutamento dei volontari per Cortina 2021?

«La macchina operativa si è messa in moto, seppur in maniera soft, cinque anni fa con Giorgio Gaspari. Poi con l’assegnazione dell’evento tre anni fa si è iniziato un percorso che ci ha portato in breve tempo a ricevere duemila candidature, 600 delle quali da stranieri. Dietro questi numeri si cela un grande lavoro di reclutamento effettuato dalla Fondazione, effettuato anche in Svezia in occasione degli ultimi Mondiali di sci prima di Cortina 2021».

Come l’avvento del Covid 19 ha modificato l’attività di reclutamento dei volontari per Cortina 2021?

«A livello sportivo cambia poco, ognuno dei volontari avrà il suo compito da svolgere. Il Covid ha di fatto cancellato la partecipazione di volontari stranieri. L’emergenza sanitaria del resto parla da sé in quest’ottica. L’assenza di pubblico ha indotto a ridurre il numero di volontari. Siamo così passati dai 900 inizialmente stimati, che avremmo impiegato lo scorso anno anche nelle finali di coppa del mondo, ai circa 350 di oggi».

Come si sviluppa la giornata di un volontario di Cortina 2021?

«Intanto va detto che esistono quindici categorie di impiego, ognuna delle quali ha vita a sè e richiede uno specifico know how. Ci sono i volontari impiegati nel campo gara, quelli che si occupano dell’accomodation, quelli che invece lavoreranno nell’hospitality e così via. Per un volontario la giornata inizia alle 6 del mattino, per qualcuno non si sa a che ora finisce. Saranno giorni impegnativi per tutti, anche per loro. A proposito di volontari, mi preme sottolineare l’adesione numerosa e calorosa di una serie di associazioni, da sempre particolarmente operative quando c’è da tirarsi sopra le maniche, dalla protezione civile ai Carabinieri fino ad altre sigle che meritano un ringraziamento sin da ora».

Cosa spinge un volontario ad intraprendere questo percorso all’interno di un grande evento sportivo?

«Per quanto riguarda Cortina 2021 sicuramente la grande passione per lo sci e la montagna. La possibilità di venire in un posto magico come Cortina ha facilitato le cose. C’è poi lo spirito di squadra, la voglia divertirsi in compagnia e l’aspirazione di essere protagonisti in un grande evento. I nostri volontari sono di tutte le età: il più giovane compirà 18 anni il 23 gennaio (minorenni non sono ammessi dal regolamento), il più anziano è un over 70. Nella fase di reclutamento è stata brava la Fondazione Cortina 2021 a saper coinvolgere nel modo giusto le persone».

In questo contesto come si colloca il ruolo di Armando De Zordo?

«Un coordinatore ha il compito di aprire questo enorme contenitore umano e valutare, persona per persona, le rispettive esigenze. Bisogna, soprattutto, saper ascoltare. Ogni volontario ha a cuore le sorti dell’evento ed è pronto ad offrire il proprio contributo per raggiungere l’obiettivo finale comune: la riuscita. Organizzare un grande evento sportivo è tutt’altro che semplice, di questi tempi poi le cose si sono ulteriormente complicate. L’entusiasmo contagioso dei volontari di sicuro aiuterà tutti. Dal canto nostro, mettere questi ragazzi, appassionati di sport, nelle migliori condizioni rappresenta la base per raggiungere quell’obiettivo comune sopra citato: la riuscita dell’evento». —



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