«Ma io gioco lo stesso nel Csi»
De Pellegrin era stato fermato quando era in Eccellenza
«Basta un certificato di sana e robusta costituzione»
«Basta un certificato di sana e robusta costituzione»

Michele De Pellegrin
SEDICO.
Questione di federazione.
Michele De Pellegrin
è un calciatore dilettante, che non può giocare nei campionati della Figc, mentre va in campo, sotto la propria responsabilità, nel Csi con lo Schiara al Molino. Questo perché da una parte è richiesto un certificato d’idoneità sportiva e dall’altra ne basta uno di sana e robusta costituzione. Che per il resto scoppi di salute, lo sa anche l’arbitro: «Avevo 18 anni, quando i medici mi hanno fermato, per un problema cardiaco. Una valvola, che non andava bene come le altre.
Già quando giocavo nel settore giovanile del Montebelluna, era spuntato questo disguido e ne avevo avuto la conferma alla visita di leva: evidentemente la mia era stata particolarmente accurata, sta di fatto che sono stato costretto a smettere di praticare il calcio a certi livelli. Magari se avessi davvero voluto il pezzo di carta necessario, avrei trovato il dottore disponibile, ma mi sono reso conto che non era il caso di mettere a rischio la pelle. Mi sono sottoposto a diverse visite da specialisti, in particolare a Pergine Valsugana e il consiglio è stato quello di fermarsi, cosa che ho fatto almeno per un certo periodo». Addio a un Sedico, che puntava molto sul suo talento.
Figc e Csi.
La Federazione italiana giuoco calcio richiede un certo tipo di certificazione, mentre il Centro sportivo italiano si accontenta di meno: «Basta andare dal proprio medico e farsi dare un certificato di sana e robusta costituzione. Io però non posso limitarmi a questo e ogni anno mi sottopongo a tutta una serie di esami. Sono assolutamente controllato, perché per quanto possibile non voglio rischiare niente. All’inizio, mi era pesato parecchio dover lasciare il calcio. Solo in un secondo tempo, me ne sono fatto una ragione, ma devo ammettere che è stato difficile. Adesso lo interpreto in maniera diversa. Partecipo al campionato amatoriale con gli amici del posto e mi dedico a qualche torneo estivo. Senza avvertire particolari problemi».
Ordine del medico.
A parte che De Pellegrin è sempre tra i migliori in campo, non non sono solo il mister a convocarlo e i compagni di squadra a contare sulle sue invenzioni: «E’ anche il dottore a invitarmi a praticare un po’ di sport. Devo essere il più possibile in forma, per evitare guai più gravi. Sarebbe peggio, se ingrassassi e finissi per affaticare il cuore ed esporlo così a rischi più pericolosi. Qualcosa devo per forza farlo, a sentire lui. E io faccio sempre del mio meglio, quando sono in campo per la partita di calcio, naturalmente prendendo tutte le precauzioni del caso».
(g.s.)

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