Lo scatenato Liapiave fa a fettine la difesa colabrodo del S. Giorgio

SEDICO. Liapiave in piena. E ad affondare sotto la forza d’urto trevigiana è un San Giorgio troppo brutto per essere vero. Senza strafare, i gialloblù ospiti dominano in quel di Sedico, chiudendo la pratica dopo appena venti minuti. Merito, anzi demerito di una difesa casalinga a tratti imbarazzante e rea di errori che non sarebbero ammessi neppure nelle categorie giovanili. Il disastro in piena regola è stato pure l’amaro regalo che la squadra ha fatto pure alla società, impegnatissima nella giornata di sabato per liberare il campo dal ghiaccio e consentire il regolare svolgimento della gara.

Si ferma dunque a tre la striscia di risultati utili consecutivi, con tanto di messaggio a chi dava i biancorossocelesti completamente in corsa per i playoff. Certo la classifica tiene aperto più di uno spiraglio, ma prestazioni come quella di ieri consigliano di tenere d’occhio in primis la zona salvezza.

Tracollo.

Ferro ha out Mastellotto e Marta Bettina, per il resto la rosa è al completo. Sta bene pure Radrezza, inizialmente dirottato tra le riserve. Dassiè e Simone Malacarne sono i frangiflutti davanti alla retroguardia, con Savi, Pilotti e Marcolin di supporto a Lazzarin. Il Lia Piave in attacco si affida molto al trio Grandin – De Freitas – Pedrozo, che sarà un vero e proprio incubo dei sedicensi. Eppure l’inizio partita non fa di certo presagire il successivo tracollo. Savi, seppur sulla fascia maggiormente allentata, prova da subito ad andare via in velocità, offrendo un paio di spunti interessanti. Al 12’, però, primo disastro di giornata: su rilancio del portiere, Vallata a Luca Malacarne non si intendono e permettono a Pedrozo di involarsi verso la porta dell’esordiente D’Antimo. Il numero uno respinge bene sulla prima uscita, poi il pallone arriva a Bin che costringe l’ex Belluno a spendere fallo e ammonizione al limite dell’area. Pericolo scampato? Macché. Punizione dell’ex Marco Moretti, traiettoria non irresistibile ma intervento così così di D’Antimo ed è 1-0.

Ci sarebbe quasi subito l’opportunità di riequilibrare le sorti, però si infrange sulla traversa il tiro dalla zona sinistra dell’area di capitan Pilotti. Resterà un bagliore, mentre dall’altra parte Brustolon e De Checchi ne combinano di tutti i colori, mal supportati pure dall’inesistente centrocampo. Siamo al 20’ e il Lia Piave raddoppia con Grandin, libero tra le belle statuine della difesa di infilare un’imbeccata ricevuta su punizione. Altra punizione al limite un paio di minuti dopo. Moretti tocca a Pedrozo, tiro rimpallato ma servito ugualmente dentro a De Freitas, il cui tocco in porta è facile facile per un bomber del suo calibro. Roman e De Freitas ritardano il poker in un paio di occasioni, ma un errore in uscita di D’Antimo su azione d’angolo consente a Pedrozo di mettere pure il suo nome nel tabellino.

Senza storia.

Che la ripresa abbia ben poco da dire lo si capisce già dall’intervallo. D’altronde non è giornata di rimonte, visto l’andazzo dei 45’ iniziali. Quasi subito Radrezza rileva Simone Malacarne, mentre Bin fallisce il 5-0 su assist di Roman. Solo questione di minuti, in ogni caso. D’Antimo respinge alla grande sullo stesso Bin al 54’, trovando però De Freitas, lesto ad infilare la ribattuta. Girandola di cambi, con spazio ai vari Loat, Lorenzo Moretti, Doriguzzi e Gasperin. In cronaca da lì in poi ci andranno solo un grande anticipo ai danni di Marcolin, l’inzuccata a lato di un nulla del trevigiano Bortot e l’unica parata del portiere ospite su Radrezza.