Lara Vieceli tifa per il bis di Hesjedal

La feltrina parla della sua prima stagione da professionista con la Michela Fanini e fa un pronostico sulla corsa rosa
Di Ilario Tancon

FONZASO. Lara Vieceli tifa Ryder Hesjedal. La professionista feltrina del pedale, di Fonzaso, lo scorso anno è rimasta colpito dal gigante canadese capace di imporsi al Giro d’Italia con una condotta di gara coraggiosa e intelligente.

«Quest’anno spero che Hesjedal possa ripetersi – spiega la ventenne feltrina – Mi è piaciuto molto il modo di affrontare la corsa rosa che ha messo in campo nel 2012 e se facesse il bis il prossimo maggio non sarebbe male. Certo a concorrenza è importante e vincere di nuovo non sarà facile. Così come facile non è il percorso: duro, affascinante, specialmente per quanto riguarda le tappe che arriveranno tra le nostre montagne. Peccato non poter essere sulle strade rosa quei giorni: la concomitanza di impegni agonistici mi porta lontano».

È infatti intensa l’annata di Lara, sui pedali da una vita.

«Ho cominciato a sette anni, con la maglia del Fonzaso - conferma Vieceli - Ho iniziato a correre in biciclette seguendo l’esempio di mio fratello Dario. Ho fatto tutta la trafila delle diverse fasce della categoria Giovanissimi con il Fonzaso, poi da Esordiente, Allieva e Junior ho vestito la maglia del Breganze. Lo scorso anno, alla prima stagione da Elite, ho gareggiato per la pistoiese "Verinlegno Giusfredi” per poi passare, all’inizio di quest’anno, a un’altra squadra toscana, la "Michela Fanini Record Rox"».

Professionista al cento per cento.

«Sì, quest’anno mi dedico completamente alla bicicletta. Lo scorso anno, alla prima stagione Elite, ho fatto parecchia fatica: il divario con il mondo Juniores è enorme. Ma ho accumulato esperienza e il fatto di aver migliorato le mie prestazioni nel corso dell'annata mi ha convinto a proseguire con maggiore entusiasmo e fiducia. La chiamata di una società così storica come la Michela Fanini mi ha dato poi la giusta carica per iniziare una nuova avventura».

Quali gli obiettivi del 2013?

«Voglio continuare nel cammino di crescita intrapreso lo scorso anno. Voglio investire in maniera seria nella mia attività. E capire bene qual è il terreno dove posso emergere. Al momento potrei definirmi una passista ma mi devo ancora scoprire in questo nuovo mondo Elite. Per quanto riguarda i risultati non ho obiettivi particolari. Certo, voglio cominciare ad arrivare con le migliori».

Finora la stagione come è andata?

«Ho avuto parecchi intoppi: dall’influenza alla tendinite. Proprio con la tendinite ho corso il Giro delle Fiandre, una delle esperienze più significative della mia carriera. Correre sul Quaremont e sul Patemberg poche ore prima del passaggio degli uomini è stata un’emozione enorme. C’era una folla pazzesca. Cose alle quali noi in Italia non siamo abituati».

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