La Sportful si avvicina a quota 5000 Domenica grande spettacolo sui passi

. La Granfondo Sportful Dolomiti race si conferma un evento maxi. Anche per l’edizione numero 25 i numeri danno ragione all’evento feltrino.
I concorrenti che si misureranno sui due tracciati proposti (210 chilometri con Cima Campo, Manghen, Rolle e Croce d’Aune – Monte Avena, 140 chilometri con Cima Campo, Brocon, Gobbera e Croce d’Aune – Monte Avena) saranno quasi 5 mila (500 in più del 2018), provenienti da 35 paesi tra cui Stati Uniti, Canada Russia, Ucraina, Argentina e Colombia.
I paesi maggiormente rappresentati sono Germania, Olanda, Gran Bretagna, Ungheria, Danimarca, Polonia e Belgio ma quest’anno in diversi arriveranno da Francia e Spagna. Complessivamente gli stranieri sono oltre 500. L’edizione del quarto di secolo fa registrare anche un boom di presenze femminili: saranno 350 infatti le donne al via. A loro la Sportful ha riservato un occhio di riguardo creando una maglia ad hoc per taglio e grafica.
Passi chiusi e sicurezza. Il Pedale Feltrino, società organizzatrice, si conferma tra i comitati organizzatori più attenti alla sicurezza in gara. Anche quest’anno, grazie alla collaborazione con le amministrazioni comunali e provinciali di Trento e Belluno, i passi saranno chiusi per il transito dei ciclisti: il Manghen per 6 ore, il Rolle per 3 ore, il Croce d’Aune per 6. Grandissima attenzione viene prestata sul Passo Manghen (vero e proprio spauracchio dell’evento, con i suoi 30 chilometri di salita) con il posizionamento di diverso personale Asa (addetti alla segnalazione aggiuntiva) a garanzia di un intervento puntuale e immediato.
Nello stile Pedale Feltrino. Complessivamente, lungo i due tracciati saranno circa 500 gli Asa a presidio degli incroci e dei punti pericolosi. Per loro, lo staff della cucina (50 persone coordinate da uno chef della scuola alberghiera locale) preparano oltre mille panini. Sono invece oltre 40 i mezzi del servizio sanitario, per un totale di quasi 100 tra medici e infermieri che seguiranno la gara con 7 moto sanitarie, 22 auto con equipaggi sanitari e 14 ambulanze in posti fissi e mobili nel cuore della gran fondo. Tutte queste persone sono gestite dal centro di coordinamento posizionato in Piazza Maggiore. Uomini e mezzi sono monitorati grazie alla strumentazione Gps installata in ogni mezzo (circa 95) dell’organizzazione che darà l’esatta posizione di tutti gli equipaggi in qualsiasi momento per la conseguente attivazione dei soccorsi in tempo reale.
Expo a tutto tondo. Il palaghiaccio tra domani e domenica diventa il cuore dell’evento. Sono una trentina gli espositori che presenteranno tutte le novità del mercato: integratori, scarpe, selle, fanali, caschi, occhiali, abbigliamento e tutto quanto ruota attorno al mondo del ciclismo.
L’attenzione dei media. Tante sono le testate che seguiranno la manifestazione. Oltre oltre ai quotidiani locali, ci saranno le riviste specializzate italiane e straniere. Presenti giornalisti tedeschi, inglesi, danesi, belgi, spagnoli e francesi.
Diretta streaming. Dopo gli ottimi risultati di ascolto degli anni scorsi torna la diretta streaming della gara. In Piazza Maggiore sarà creato un piccolo studio con la conduzione di Paolo Mei (lo speaker dal Giro d’Italia) che farà la cronaca dal cuore della gara da dove due moto con altrettanti operatori seguiranno i ciclisti nelle punti che si annunciano più caldi, Manghen, Rolle, Croce d’Aune – Monte Avena.
La Sportful “studiata” da un prefetto. Alla granfondo Sportful ci sarà anche il Prefetto Roberto Sgalla, oggi presidente della Commissione sicurezza della federazione ciclistica italiana. Si tratta della persona che sta studiando il nuovo “disciplinare tecnico” in fase di registrazione presso la Corte dei Conti per essere poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il testo entrerà in vigore dalla stagione 2020 e dovrà garantire la massima protezione possibile per le grandi manifestazioni. Prevede infatti misure aggiuntive rispetto al precedente, idonee a garantire al meglio la sicurezza dei corridori. Tra le novità che verranno introdotte: una maggior presenza di motostaffette e scorte tecniche, in particolar modo degli Asa che dovranno presidiare gli incroci e le intersezioni stradali che incontrano sul percorso. Obiettivo del lavoro del prefetto Sgalla è riuscire a dare a queste figure professionali la qualifica di agente di polizia stradale limitatamente alla funzione del momento. Ciò darà autorevolezza nei confronti degli automobilisti. —
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi