La nuova Plavis è a rischio di diaspora «In ballo c’è il futuro di un club storico»

SANTA GIUSTINA
Prima disinteressati e silenziosi, adesso con la presunzione di voler creare una nuova società. In estrema sintesi, è l’accusa che Vigilio Righes, segretario della Plavis Pizzocco, rivolge al gruppo di genitori scesi in campo per dare vita ad un nuovo club a Santa Giustina. La storica squadra calcistica del paese dovrebbe infatti cessare in modo definitivo la propria attività nel corso della prossima settimana. A sostituirla il sodalizio allestito ex novo negli ultimi mesi da un gruppo di persone con in testa il futuro presidente Luca Bellus. I loro scopi, come avevano spiegato in precedenza, riguarderebbero il rilancio del vivaio ed un eventuale allestimento di una prima squadra a costo zero in Terza categoria.
CONDIVISIONE
«Da subito alla Plavis Pizzocco si è deciso di riservare tutte le risorse al settore giovanile, rinunciando a giocatori e allenatori con richieste di rimborsi discutibili», premette Righes, «ciò ha determinato la nascita di un importante settore giovanile, composto da oltre 100 ragazzi. Sottolineo inoltre che proprio la Plavis Pizzocco quest’estate è stata promotrice di un progetto di attività estiva con sinergia tra diverse associazioni». Inoltre, «le decisioni prese negli ultimi anni sono sempre state comunicate a tutti e condivise con dirigenti, tecnici e genitori, compresi quelli ora dissidenti che lamentano situazioni non chiare. Tra l’altro sono state favorite la loro integrazione nel gruppo dirigente ed una loro diretta presa in carico di alcune attività organizzative. L’atteggiamento prudenziale durante la pandemia era frutto della preoccupazione legata alla sicurezza dei nostri cari».
CHIACCHIERE DA BAR
Righes passa poi all’attacco. «Tutto ciò sempre in buona fede, consapevoli che a volte si può sbagliare. Ma è inaccettabile che alcune persone, nonostante sapessero quale fosse il nostro pensiero, decidano di mettere in discussione il nostro operato senza aver avuto il coraggio di esporsi in precedenza, mostrandosi anzi addirittura disinteressati. Oltre al criticare, ora palesano la presunzione di voler fondare una nuova società, credendo che una realtà storica come la Plavis e un settore giovanile come quello della Giovanile Pizzocco si riesca a fondare solo con chiacchiere da bar e articoli sui giornali».
Lo sfogo di Righes coinvolge anche la Figc provinciale e l’amministrazione comunale. «Li invito ad attivarsi per trovare una soluzione alla questione. Qualora venisse concesso a poche persone di mettere fine a una società che, con alti e bassi, è presente da decenni sul nostro territorio, andrebbe a discapito del calcio bellunese». —
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