La 24 ore di San Martino lavora già per il 2017
BELLUNO. 24 Ore di San Martino, si pensa già al 2017. A due giorni dalla 43ª edizione, la Pro Loco Pieve Castionese tira le somme delle due giorni al polisportivo, risponde a qualche critica (il montepremi) e guarda al prossimo anno, mettendo sul tavolo alcune proposte interessanti sulle quali lavorare.
Magari coinvolgendo altre realtà, anche amministrative. A tracciare il bilancio dell'edizione 2016 della classicissima in pista dell'autunno bellunese è Maurizio Fontanelle.
«Complessivamente il bilancio è positivo» esordisce il presidente della Pro Loco. «Abbiamo mantenuto i numeri dello scorso anno, 39 le formazioni via, proponendo un evento di rilievo. Anche il livello tecnico è stato in linea con i 2015, nonostante ci fossero alcune concomitanze come la mezza maratona di Treviso. Sì, siamo soddisfatti. La manifestazione va in archivio con il segno più e questo lo si deve in larga parte alla cinquantina di volontari che hanno lavorato nei mesi precedenti e nei due giorni di gara. Ho un unico rammarico: quello di non essere riuscito a fare il giro di tutti gli stand per parlare con i responsabili e complimentarmi per l'enorme lavoro che anch'essi hanno fatto».
Abbiamo registrato qualche lamentela sul versante premi.
«Credo che in quest'ambito non abbiamo nulla da rimproverarci. Complessivamente il valore dei premi ha superato abbondantemente i 7 mila euro. Per quanto riguarda i top runner, abbiamo parificato i premi delle dieci donne a quello dei dieci uomini. Ci pareva doveroso».
Ci saranno novità per il 2017?
«Ci sono diverse idee sul tavolo. Ci ragioneremo nelle prossime settimane. Una riguarda il record della manifestazione. Ci piacerebbe che il prossimo anno ci fosse una gara nella gara, vale a dire uno o più tentativi di record. L'idea è quella di istituire, in un'unica ora dedicata, una corsia esclusiva per coloro che vorranno accettare la sfida. Ci piacerebbe anche avere presenti coloro che corsero la prima 24 e far fare loro lo starter nelle diverse ore. Un'altra idea riguarda gli ultra runner, gli atleti che corrono individualmente la 24 ore. Per rendere più spettacolare l'evento stiamo pensando di legarlo non alla durata ma alla distanza: una prova cioè sui 100 chilometri. Altro progetto sul quale ragioneremo è quello legare alla 24 ore una sorta di settimana dello sport da fare allo stadio, coinvolgendo anche le scuole: il polisportivo come luogo dove provare diverse discipline. Con la San Martino come evento finale. Per fare tutto ciò sarà necessario il supporto e la condivisione di più realtà. Anche di quelle amministrative: un aiuto concreto da parte del comune, ad esempio, sarebbe utile. Sarebbe una risorsa che investiremmo per dare maggiore servizi alle squadre o per contenere i costi delle loro iscrizioni».
«A proposito di condivisione», chiude Fontanelle, «sarebbe bello che la festa del sabato sera potesse durare un po' di più rispetto alla mezzanotte: è un momento importante, una festa bella. Per una volta l'anno...».
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