Italia, un’altra impresa contro l’Australia: 26-19 a Udine, Azzurri da grande squadra

Garbisi trascina gli Azzurri con 16 punti, decisive le mete di Lynagh e Ioane. E nel ranking mondiale ora si sogna la seconda fascia

Come tre anni fa, ma ancora meglio. L’Italia del rugby scrive un’altra pagina di storia superando l’Australia 26-19, in una sfida che conferma la crescita tecnica e mentale degli Azzurri. Se nel 2022 al “Franchi” di Firenze finì 28-27, questa volta la vittoria è stata più netta e consapevole, costruita con equilibrio, coraggio e un gioco maturo.

L’Italia resta al decimo posto del ranking mondiale, con l’Australia settima, ma il divario in campo non si è visto. Anzi, a tratti è sembrato il contrario. Gli uomini di Gonzalo Quesada hanno iniziato con grande intensità, poi hanno sofferto nella parte centrale del primo tempo, quando la meta – molto contestata – di Carter Gordon sembrava poter cambiare l’inerzia della gara. Invece, la risposta azzurra è stata da grande squadra.

Prima è arrivata la meta del pareggio firmata Lynagh, accompagnata dal cartellino giallo per Suaalii dopo un placcaggio alto; poi, pochi minuti più tardi, Ioane ha sfruttato la superiorità numerica portando avanti gli Azzurri. Da lì in poi, l’Italia ha saputo resistere al ritorno dei Wallabies, gestendo con lucidità anche i momenti più difficili del finale.

Paolo Garbisi è stato l’uomo partita. Il mediano d’apertura del Tolone ha chiuso con 16 punti: 12 su 12 al piede e due trasformazioni perfette. Una prova totale, per leadership e freddezza, premiando la scelta del ct Quesada che lo ha preferito a Allan e Page-Relo. Ottima anche la prestazione di Varney da mediano di mischia, praticamente impeccabile nella distribuzione e nei tempi di gioco.

L’Australia, dal canto suo, ha mostrato segnali di ripresa dopo il recente ko con l’Inghilterra, ma ha pagato caro gli errori e la sostituzione del regista Gordon, dopo la quale la squadra ha perso equilibrio e incisività.

Ora per l’Italia si aprono prospettive interessanti anche in vista del sorteggio dei gironi del Mondiale 2027 in Australia, previsto per il 3 dicembre a Sydney. Restare nella top 10 del ranking significherebbe garantirsi la seconda fascia, evitando dunque big come Sudafrica, Nuova Zelanda, Irlanda, Francia e Inghilterra, e trovandosi un girone più accessibile verso l’obiettivo storico: la qualificazione ai quarti di finale.

Per blindare la posizione serviranno altre vittorie nei prossimi test match. Difficile pensare di battere i campioni del mondo del Sudafrica, ma l’ultima sfida contro il Cile, al Ferraris di Genova, sarà da vincere a tutti i costi.

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