Il super Belluno fa la festa alla capolista

BELLUNO. Delta del... Piave. Piena del Belluno, che spazza via il Delta Porto Tolle. Che festa per i 52 punti: continua pure a chiamarla salvezza... Mentre la già promossa squadra polesana, che era entrata con tutti gli onori, è uscita con il mento che arava il prato del Polisportivo. Gli Ultras Delta hanno chiuso a chiave le corde vocali dopo il terzo gol di Corbanese e chissà che vada meglio nella finale di Coppa Italia dello stadio Renato Curi di Perugia con la Torre Neapolis. In piazzale, è mancata solo la festa dell’Unione sport Belluno, che si sarebbe potuta serenamente fare. Due gocce, giusto per dare almeno un po’ di ragione al meteo. Applausi a tutti.
Primo tempo da fenomeni. Come fare sei punti su sei contro la matricola di Lega Pro? Non scherzando per niente. Il Belluno parte come se fosse la prima giornata. Morde ogni pallone e corre tanto di più. Radrezza tiene sveglio Delbino, finalizzando una bella azione cominciata con un lancio di Mosca e proseguita con la sponda di Corbanese. E basteranno 19 minuti per vederlo in gol: discesa libera centrale, nessuno lo inforca e il suo destro angolato non è cosa per il portiere. C’è una dedica verso un posto della tribuna centrale. Duravia potrebbe raddoppiare subito, ma preferisce aspettare 120 secondi: il suo tiro è un colpo da biliardo, con carambola sul palo interno. Si mette male per la capolista Delta. Che tutto si aspettava, meno che di essere trattata come il sacco di un pugile. L’unico che prova a ribellarsi è Pettarin, certo i risultati non sono granché. Per i gialloblù, non c’è solo lo stimolo del record, ma anche una forma migliore. Non è neanche la mezz’ora, quando il colpo di testa di Corbanese, sul cross con il calibro di Mosca va sotto l’incrocio.
Delta solo su palla ferma. C’è chi si incavola, nella metà campo portotollese. È dura farsi umiliare così pesantemente e allora un piccolo sussulto d’orgoglio c’è, a due minuti dal riposo: angolo da destra di Depetris e capocciata di Pettarin. Ma è pronta un’altra legnata in testa e sta in una deviazione di Corbanese, su un pallone di Duravia: 4-1. Anche perché i ragazzi di Fabrizio Zuccarin non hanno più le forze, per reagire, dopo le feste della settimana e i pochi allenamenti. Qualche tentativo di Depetris, ma sul quale d’Antimo non si spettina nemmeno.
Arbitro protagonista. Non possono mancare i cambi e costano tre minuti di recupero. All’ultimo, Cipriani di Empoli fa il primo della classe, che non ti passa il compito, fischiando un calcio di rigore al Delta e cacciando D’Antimo per il fallo su Zanardo. Corbanese indossa la maglietta del portiere e i guanti, però si limita a intuire il rasoterra del collega attaccante. Festona sotto la tribuna.
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