Feltrese, Mazzonetto pronto all'autoesonero

Il ds si sente responsabile del crollo: «Questa squadra l'ho fatta io»
Il diesse Mazzonetto col presidente della Feltrese, Marino Maccagnan
Il diesse Mazzonetto col presidente della Feltrese, Marino Maccagnan
 
FELTRE.
Autoesonero. Non ancora dimissioni, ma quasi. Il direttore sportivo della Feltrese, Rinaldo Mazzonetto si mette più che mai in discussione. Le ultime bastonate in Eccellenza, contro il Sottomarina e la Piovese, sono l'indigeribile rospo da un chilo e passa che non si riesce neanche a ingoiare: «Esoneriamo Mazzonetto - dice fuori dagli incisivi il diretto interessato - io non scappo di sicuro, anzi sono pronto a prendermi le mie responsabilità, perché questa Feltrese l'ho costruita io, lavorando al massimo delle mie possibilità. Se i risultati non vengono, è evidente che la responsabilità è anche mia. Sento di avere la fiducia della società, ma allo stesso tempo guardo la classifica e non posso pensare di essere sceso dal secondo al nono posto. Non faremmo i play off, neanche se ci fossero. Mi pare incredibile».  
Squadra a precipizio.
La bella Feltrese del pareggio gonfio di recriminazioni a Porto Tolle (casa Delta 2000) è andata a nascondersi non si sa dove. Da allora, ha messo in fila una serie di magre, da far invidia a uno yogurt: «I problemi sono partiti da Vittorio Veneto, dove abbiamo sì perso per un episodio discutibile, ma giocando una partita veramente grigia. Da quel momento, la squadra ha perso consapevolezza e autostima, crollando in classifica, a forza di risultati negativi. E non mi spiego diversamente la situazione: abbiamo cercato di fare tutto nel migliore dei modi, ma non siamo stati ripagati dal rendimento della squadra».  
Cinque alla fine.
Qualche settimana fa, l'attaccante Sandro Tormen aveva individuato nella terza posizione il nuovo obiettivo. Non possiamo centrare gli spareggi? Perlomeno miglioriamo la quarta dell'anno. Ma andando avanti così... «Mancano cinque giornate al termine della stagione regolare e abbiamo il dovere di fare più di così. Non so ancora cosa succederà nei prossimi giorni, di sicuro non possiamo andara avanti in questa maniera. Si tratta di chiudere nella maniera più dignitosa possibile, per il resto mi sembra di capire che la società non vuole mollare e magari presenterà la domanda di ripescaggio...». (g.s.)

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