Fardin e Mezzacasa sposano il Belluno

Serie D. Il nuovo direttore sportivo gialloblù: «Siamo molto vicini e ormai è solo questione di sistemare piccoli dettagli»
Di Gigi Sosso

BELLUNO. Ferraugusto. Una festa per Augusto Fardin: sarà lui il direttore sportivo del Belluno, al posto di Gianpietro Boccanegra.Questione di trovare lo spazio, in cui piazzare la firma dell’accordo. E lo stesso discorso vale per Paolo Mezzacasa, che farà il segretario. Insomma, è successo tutto con un anno di ritardo. Un matrimonio rinviato, che alla fine si fa. La differenza è che, a qui tempi, Mezzacasa era il direttore generale e si discuteva anche della posizione del mister Roberto Raschi. Che non è in discussione, a meno che non sia lui a decidere di lasciare, premesso che tutti saranno vittime di tagli nei rimborsi spese. Ma è anche vero che sarebbe strano se non accettasse l’incarico.

Fardin molto ottimista. Il geometra di Sarmede era già molto propositivo e ieri ha quasi accettato: «Manca soltanto qualche piccolo dettaglio, per il resto direi che siamo a posto.Qualche giorno di tempo e poi credo che la notizia sarà ufficializzata da parte della società, come è giusto che sia. Quello che posso fare io è dare la mia disponibilità per il prossimo campionato di serie D».

Raschi non rischia. L’anno scorso sia Fardin che Mezzacasa avrebbero sostituito il tecnico della seconda salvezza consecutiva. Adesso come stanno le cose? «Difficile sostituire un allenatore, che ha fatto 52 punti e si è salvato un’altra volta senza problemi. Sentiremo quali sono le sue esigenze, per il resto la pista che portava a Stefano Andretta non è percorribile, dal momento che è già in parola con il Nervesa, dove quest’anno ha fatto bene, nel campionato di Eccellenza. Rimane lì e credo che Raschi non si muova da Belluno».

C’è ancora tempo. È il 15 maggio e tutti i direttori sportivi hanno cominciato a muoversi a marzo, soprattutto per il reparto dei fuoriquota, i ragazzi che devono essere visti e rivisti, per evitare di sbagliare completamente l’acquisto: «Siamo già abbastanza avanti, è vero, però non siamo ancora fuori tempo massimo. Certo, bisogna fare presto, per evitare di perdere le occasioni migliori«.

Mezzacasa per Pison. L’ex digì va a coprire il posto di Eligio Pison, che presto diventerà nonno di due gemelli. Mentre è sicuro ormai da qualche settimana che Lorenzo Cresta sarà il direttore generale. Manca soltanto il presidente, ma anche Livio Gallio è molto vicino ad accettare di accomodarsi dietro alla scrivania presidenziale di piazzale della Resistenza, dopo le perplessità iniziali, dovute anche ai conti da verificare con attenzione. Il quadro è completo e non rimane che concentrarsi sulla squadra, partendo dai giovani obbligatori. Di vecchi ce ne sono un sacco in giro e non è mai un problema reperirli, anche a buon mercato. Il presidente Sergio Carbonari ha già detto che bisogna spendere un po’ meno e magari meglio. Boccanegra, invece, avrebbe tagliato Cresta.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi