Bortoli, nuova vita per correre più veloce di prima

Arruolamento definitivo nel Centro sportivo Esercito per l’agordina, che ora vive a Modena ed è allenata da Elisa Cusma

MODENA

Elisa Bortoli riparte dall’Esercito e da Modena. La ragazza agordina, classe 1994, una delle atlete più brillanti del mezzofondo italiano, dopo un paio d’anni tribolati per via di infortuni senza fine, riprova a tornare ai livelli che le competono. Con una tranquillità in più: ieri, infatti, ha firmato per l’arruolamento definitivo al Centro sportivo Esercito, al termine di un anno di prova trascorso come Vfp1. «Sì, sono diventata effettiva» spiega Elisa. «A fine settembre ho vinto il concorso: una bella opportunità. Speravo potesse realizzarsi anche prima ma l’importante è che si sia concretizzata. Spero che ora le cose possano ripartire e la mia carriere possa proseguire per il verso giusto».

Ultimamente, in effetti, non è che le cose ti siano andate benissimo.

«Gli ultimi due anni li ho praticamente persi causa infortuni. Nel 2017 ho avuto dei problemi al tendine d’Achille destro e ho buttato via l’estate. Quando ho ripreso, sono riuscita ad allenarmi per un mese e mezzo, per poi fermarmi per dolori alla schiena, problemi al nervo sciatico e alla tibia. Da giugno, finalmente, sto correndo con continuità».

Hai cambiato città e guida tecnica.

«Ora vivo a Modena e mi seguono Elisa Cusma, emiliana pluricampionessa italiana di 800 e 1500 metri, e il suo vecchio allenatore, Claudio Guizzardi»

È cambiato qualcosa nella preparazione?

«I lavori da fare sono quelli. Diciamo che ora sto molto più attenta ai dettagli: dall’alimentazione ai massaggi. In questo periodo sto facendo circa 110 chilometri a settimana, un lavoro di quantità che ho iniziato a ottobre e che è finalizzato a costruire una bella base, di forza e di chilometri, in vista della stagione estiva. Al momento sto correndo solo su erba, in pista tornerò più avanti. La preparazione autunnale prevede anche qualche cross. Domenica scorsa ho fatto il cross corto della Carsolina a Trieste (prova che servirà ai tecnici federali per stilare la squadra che agli Europei difenderà i colori azzurri nella novità staffetta mista ndr), il 25 correrò il Cross Valmusone, nelle Marche, a Osimo».

A Trieste hai colto il secondo posto. Come lo giudichi?

«Ho chiuso a 3” da Eleonora Vandi. Un buon piazzamento anche se non ho avuto belle sensazioni, forse perché vengo da un mese di carico. In ogni caso, tornavo al cross dopo parecchio tempo e devo dire di essermi divertita. Ho scelto il corto perché la distanza più lunga, 7 km, è troppo per come sto al momento attuale. Ora cercherò una conferma al Cross del Musone, tra due settimane».

Sia la Carsolina sia il Musone sono indicative per gli Europei di Tilburg. Un pensierino per la gara olandese?

«Importante ora è costruire, gettare fondamenta solide per il 2019. Quindi i cross saranno per me preparazione. Aspettative non ne ho. Il primo vero obiettivo è fissato per inizio anno, con le prime gare indoor».

Nel 2019 ci saranno gli Europei indoor a Glasgow, a inizio marzo, e soprattutto i Mondiali in Qatar, tra settembre e ottobre.

«Al momento il Mondiale è un sogno. E tutta la stagione su pista è un punto di domanda. Vedremo che cosa diranno i primi allenamenti su pista per individuare obiettivi e stilare programmi. Ora è essenziale ricostruire. E ripartire». —
 

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