Baronchelli, dalla vittoria sul colle del Nevegal al numero sulle Tre Cime

Sovramonte. Una serata con GiBi Baronchelli per “lanciare” il passaggio del Giro d’Italia a Sovramonte. Serata coinvolgente e partecipata, quella di sabato a Sorriva, con “Aspettando il Giro” , iniziativa proposta dal Comune e dalla Pro loco, insieme ad altre realtà locali, come “antipasto” in vista del transito della corsa rosa sabato primo giugno.
Ospite d’onore Giovanbattista Baronchelli, uno degli atleti più importanti degli anni Settanta e Ottanta (due Lombardia, secondo al Giro del 1974 e al mondiale di Sallanches 1980), che ha ripercorso la sua carriera, presentando la sua biografia “12 secondi”. Quei 12 secondi che lo separarono dalla conquista del Giro del 1974: il mantovano, in maglia Scic, appena ventunenne e al primo anno da professionista, sulle Tre Cime fece tremare il grande Eddy Merckx, indossando virtualmente la maglia rosa, che però, con un incredibile recupero nell’ultimo chilometro, il “Cannibale” riuscì a riprendersi e conservare appunto per appena 12” .
Ma sulle strade bellunesi Baronchelli è stato protagonista diverse altre volte. La prima fu nel 1973, all’ultimo anno da dilettante, l’anno nel quale vinse il Giro “baby” e il Tour de l’Avenir. Al Giro, nove tappe con partenza da Arezzo e arrivo a Ravenna dopo 1400 chilometri, oltre che vincere la generale il “Tista” vinse anche la Marostica– Belluno.
«Ricordo che si arrivava in Nevegal e che vinsi sotto la pioggia battente», ha detto Baronchelli, che in provincia ha gareggiato anche a fine carriera e pure dopo aver chiuso con il professionismo. Nel 1988 si impose nel Circuito degli assi a Sospirolo, davanti allo statunitense Greg Lemond, mentre negli anni successivi si impose per due volte a Paderno di San Gregorio, nel Gran premio d’inverno di ciclocross organizzato dall’ex presidente provinciale Fci Angelino Vinci.
Insieme a Baronchelli, che ha sottolineato come la sua vita sia cambiata negli ultimi anni con la scoperta della fede, alla serata di Sorriva hanno raccontato della loro passione per il ciclismo anche alcuni atleti amatori di Sovramonte e del Feltrino: Gloria Bee, Floriano Bee, Fernando Minazzato e Alessandro Pauletti. –
I. T.
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