Barattin e Scribani dominano il Trail del Nevegal

Trecento da tutto il Triveneto in gara sul Colle. Nella gara corta si impongono Giorgio Dell’Osta e Sabrina Viel

BELLUNO

Gianpietro Barattin e Giorgio Dell’Osta mettono la loro firma sulla quarta edizione del Trail del Nevegal. Barattin si impone sul tracciato più lungo e impegnativo, quello da 22 chilometri, mentre Dell’Osta primeggia nel corto. Nel femminile brillano Francesca Scribani (prima sul percorso lungo) e Sabrina Viel (in quello breve).



L’edizione 2018 verrà ricordata oltre, che per il bel tempo che ha accompagnato la seconda parte della competizione, anche per la partecipazione record. Oltre 300, infatti, sono i trail runners che hanno gareggiato sul Colle bellunese. Podisti e amatori sono arrivati da tutto il Triveneto, ma anche da fuori Italia. Numerosi gli spettatori accorsi ad applaudire gli atleti alla partenza e all’arrivo della corsa organizzata dall’associazione Nevegallika presieduta da Gianpaolo Garaboni.



Sul percorso di 22 chilometri (1700 metri di dislivello positivo) si è imposto l’atleta dell’Alpago Tornado run Gianpietro Barattin in due ore e 46 secondi. Ha tagliato il traguardo ben 7 minuti prima di Andrea Protti, che è salito sul secondo gradino del podio. Alle loro spalle, Sandro Salvador (Dolomiti Ski Alp), Mirko Miotto e Fabrizio Puntel. Nel femminile è stata Francesca Scribani, runner dell’Atletica Cortina, a primeggiare in due ore, 32 minuti e 56 secondi, seguita dalla francese Méline Grosjean, da Angela De Poi, Monica Casagrande e Chiara Lamberti.



Nei 6 chilometri (500 metri di dislivello positivo) Giorgio Dell’Osta si è affermato in 43 minuti e 50 secondi. Alle sue spalle, nell’ordine, Alessio Camilli, Olivo Da Pra, Fabio Da Soller e Marco Meneghel. Per la categoria femminile il gradino più alto del podio se lo è aggiudicato Sabrina Viel (55 minuti e 31 secondi) seguita da Antonia Filippin, Sara Meneghel, Eleonora Candeago e Irene Pittoni.



«Sono partito bene», commenta il trionfatore, Barattin, «e grazie a Giorgio Dell’Osta, che stava gareggiando nel tracciato corto, siamo riusciti ad avere un bell’andare nella prima salita, tanto da aumentare il distacco tra noi e il resto dei concorrenti. Poi ho proseguito la mia gara senza mai perdermi d’animo. Le salite erano belle, anche se impegnative. Poi, grazie al bel tempo di queste ultime settimane, il tracciato era asciutto e quindi ho potuto osare anche nelle discese».

Tra le voci più soddisfatte, anche quella di un’atleta francese, Méline Grosjean, seconda donna del tracciato lungo. «Una gara molto bella», commenta, «e sono proprio contenta di avervi partecipato. Ho fatto la prima parte della gara in testa alla classifica femminile, ma poi non è stata facile» .«“La prima salita lungo il sentiero Vallavia», dice Sandro Salvador, terzo sul traguardo, «non finiva più, poi invece le altre due, fino al Visentin, erano più brevi e quindi con la possibilità di respirare lungo le discese, anche se in realtà non mi sono potuto mai rilassare, perché sono arrivato in Grava che ero quartoed ho dovuto combattere fino alla fine per salire sul podio». —



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