Albaluna, l’obiettivo è il ripescaggio

Volley C femminile. Una vittoria stasera a Legnaro potrebbe salvare una stagione per molti versi sfortunata
Di Valentina Damin
Partita casalinga dell'Albaluna Volley Feltre
Partita casalinga dell'Albaluna Volley Feltre

FELTRE. Vincere per sperare nel ripescaggio e mantenere a Feltre la serie C. È la prerogativa che si pone l’ambiente Albaluna per la partita di oggi a Legnaro: ultima trasferta di una stagione così così, culminata con la certezza della retrocessione. Ma che lascia ancora spazio, se le feltrine riuscissero a raggiungere il quart’ultimo posto, alla speranza ripescaggio. Sì, perché è proprio il Legnaro la formazione che precede di un punto le feltrine e che attualmente occupa la quart’ultima posizione.

«Una sfida da vincere», spiega il vicepresidente dell’Albaluna Roberto Dell’Olivo, «ora come ora contiamo di fare una bella partita sabato e di vincerla, sia per un orgoglio nostro che per raggiungere una posizione migliore tra le retrocesse. Solo così possiamo sperare nel ripescaggio».

Un’eventualità che a inizio stagione l’Albaluna non si era prefigurata. «È mancato il fatto di finire di costruire la squadra nel momento in cui sarebbe dovuta chiudere. La parte precampionato l’abbiamo fatta praticamente senza alzatore: Federica Capuano ha giocato le prime partite a metà servizio. Monica Giazzon è arrivata a campionato in corso. Se avessimo avuto questa stessa identica squadra un mese prima dell’inizio del campionato, non sarebbe stata questa la storia».

A volte la sfortuna gioca brutti scherzi e l’amarezza per una stagione nata storta è tanta. Ma la dirigenza feltrina sta già pensando al futuro.

«Ci stiamo già pensando, indipendentemente che sia serie C o D dobbiamo valorizzare il settore giovanile che è un settore che sta funzionando bene. Da lì sta venendo fuori un buon gruppo, e peraltro qualcuna di quelle atlete è entrata in prima squadra, e parlo di Scarton e Salton. C’è più di qualcosa dietro di importante e ci sono individualità che vogliamo valorizzare. Certo un anno in più di serie C darebbe tempo alle giovani di crescere ancora un anno nelle giovanili, ma di questo ne parleremo dopo le notizie che arriveranno».

Il problema principale, oltre a quello economico, è la presenza, in provincia, di una palleggiatrice che possa guidare per mano una squadra. Non per nulla quest’anno Feltre ha pescato nel vicino Friuli la sua.

«Il palleggiatore è il problema principale di tutta la provincia», spiega Dell’Olivo, «se vado a guardare solo la Spes ha un’alzatrice che può giocare in categoria, ma Elena Bortolot è l’unica in provincia attualmente. Noi giocavano fino allo scorso anno con la Feltrin che è la migliore alzatrice che abbiamo avuto in provincia, ma per il resto non c’è molto altro. Bisogna andare nei settori giovanili e cercare di lavorare al meglio lì, per creare dei registi che possano supportare la squadra in un campionato regionale».

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