Addio Vecchiato, il Belluno punta su Diego Zanin

Il presidente Lazzari: «Squadra in caduta libera, serviva una scossa». Il mister: «Non me l’aspettavo, ma può starci»
Interpress/Mazzega Cruccu Venezia, 21.10.2012.- Stadio P,L, Penzo, Calcio, Unione Venezia / Mantova F.C. .- Nella foto Zanin
Interpress/Mazzega Cruccu Venezia, 21.10.2012.- Stadio P,L, Penzo, Calcio, Unione Venezia / Mantova F.C. .- Nella foto Zanin



Roberto Vecchiato non è più l’allenatore del Belluno. La sconfitta incassata contro il San Donà è risultata fatale al tecnico trentino. La società di Piazzale della Resistenza ha deciso di sollevare dall’incarico il proprio allenatore e affidare la guida tecnica della squadra a Diego Zanin, che avrà la missione di salvare il Belluno nei 180 minuti che restano. L’obiettivo è chiaro: vincere le due partite contro Cartigliano e Trento e cercare così di salvarsi senza passare per i playout.

Sull’esonero pesano i due punti conquistati nelle ultime sei partite. La scelta della società alcuni se l’aspettavano qualche partita fa, magari dopo Tamai o dopo St. Georgen, ma i massimi dirigenti hanno voluto proseguire fino a ieri, visti gli ottimi rapporto con il tecnico. «È stato inevitabile», commenta il presidente del Belluno Alberto Lazzari, «la squadra è in caduta libera e la società ha deciso di dare un segnale forte alla squadra. Dobbiamo assolutamente salvarci. Abbiamo aspettato tanto a fare questa mossa per il rapporto che ci lega al mister, ma era arrivato il momento di prendere questa decisione. Il bene superiore è quello del Belluno. Vecchiato? L’ho sentito, è un uomo di calcio e sa che funzionano così le cose. Non è mai bello mandare via qualcuno. Non è stato facile l’anno scorso con Baldi ed è stato ancora più difficile questa volta con Roberto, visto il rapporto e il legame che abbiamo con lui».

Arriva Zanin

Il nuovo tecnico del Belluno si chiama Diego Zanin, classe 1967, e ha un passato da attaccante con più di cento gol all’attivo tra il 1983 e il 2005, tra serie D e serie B. Nei suoi oltre venti anni di attività, ha conquistato cinque promozioni con le maglie di Triestina, Padova, Venezia, Lumezzane e Ternana. Da allenatore con il Treviso ha vinto nella stagione 2011-2012 il campionato di serie D. «Ha un profilo importante ed è un ottimo allenatore anche in prospettiva futura», continua Lazzari, «non abbiamo nessun accordo sulla prossima stagione, pensiamo solamente a lavorare per fare bene in queste ultime due partite. Il colloquio con lui è stato bello, più avanti avremo modo di conoscerci meglio».

La situazione non è ancora disperata ma resta molto difficile e delicata. La salvezza diretta è ancora possibile, ma due vittorie potrebbero non bastare a evitare i playout. Bisognerà guardare anche i risultati degli altri campi. «Tutta la società compreso il sottoscritto crede in questa salvezza», conclude il presidente, «la situazione non è disperata. Secondo me due vittorie potrebbero farci evitare i playout, anche se la certezza non la possiamo avere».

Vecchiato incredulo

Una decisione inattesa. Il suo Belluno è stato in difficoltà tutta la stagione e negli ultimi due mesi la squadra ha evidenziato ancora di più alcuni limiti. Nonostante ciò, il tecnico non si aspettava l’esonero. « Non me lo aspettavo ma è una decisione che ci può stare», spiega Vecchiato, «spero che questa scelta dia la scossa per conquistare i punti che mancano. Rammarico? Come succede con i giocatori, che certe volte possono dare di più, vale lo stesso per gli allenatori. Io ho dato tutto, questo è poco ma sicuro. Purtroppo in questi casi è l’allenatore che paga e ci sta. Rimarrò per sempre un tifoso del Belluno. Con la società ci siamo parlati e non ci sono problemi. Il mio futuro? Ho bisogno di qualche giorno per metabolizzare quanto successo. Spero che qualche estimatore sia rimasto». —



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