Vigili del fuoco al lavoro a Ponte Serra, l’incendio non è ancora domato

Una quarantina i pompieri al lavoro per evitare che le fiamme possano estendersi ai piani inferiori dell’albergo, la strada è chiusa e chi deve transitare deve passare per Faller e Croce d’Aune

Quattro anni di lavoro e sacrifici distrutti in poche ore. Un incendio ha devastato questa mattina la locanda Ponte Serra, una struttura che sotto le cure di Davide Pante e della moglie Debora aveva ripreso vita diventando un riferimento per i clienti di passaggio e un po’ per tutto il Feltrino. Un incendio dovuto quasi certamente a un corto circuito che si è verificato nella mansarda e che si è rapidamente allargato all’intera copertura in legno.

Fatale l’orario: le 4 del mattino. A quell’ora il fuoco ha avuto il tempo di svilupparsi senza che nessuno se ne accorgesse, diventando ingestibile per lo stesso Pante e subito dopo per i vigili del fuoco di Feltre che si sono coraggiosamente introdotti ai piani alti dell’edificio per cercare di evitare l’irreparabile. Purtroppo le fiamme, ormai fuori controllo, avevano creato un tale muro di calore da non essere affrontabili. Non è rimasto altro che attendere i rinforzi dal Comando provinciale di Belluno e dal vicino Primiero per tentare almeno di evitare che l’incendio raggiungesse i piani inferiori. Una battaglia proseguita per tutta la giornata, con la strada chiusa al traffico e una quarantina di pompieri impegnati con grande spiegamento di mezzi.

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Sono le 4 quando una donna di Lamon che si sta recando al lavoro passa davanti all’edificio e malgrado il buio nota il fumo che esce da un abbaino. È lei ad allertare i vigili del fuoco e subito dopo a chiamare Davide Pante di cui è amica. Il proprietario scende da Lamon e in pochi muniti è all’albergo. Entra e sale i piani fino alla mansarda e si trova davanti un muro di fuoco. Capisce che da solo non può fare nulla. Attende i vigili del fuoco che poco dopo arrivano da Feltre.

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La squadra tenta a sua volta di affrontare l’incendio salendo fino alla mansarda ma il calore è insopportabile e il fumo ha invaso gli spazi. Troppo alto il rischio di restare intossicati. Dal Comando provinciale di Belluno e dal Primiero arrivano i rinforzi: uomini, l’autoscala e numerosi mezzi. Il fuoco nel frattempo ha coinvolto l’intera copertura in legno. La speranza è che lo strato isolante in lana di roccia posato durante la ristrutturazione eviti l’estendersi dell’incendio. I pompieri ce la mettono tutta e per tutta la giornata viene versata acqua in modo incessante sull’edificio, dove improvvisamente l’incendio riprende forza. La strada è chiusa con notevoli disagi al traffico che viene deviato verso Sovramonte utilizzando le strade di Faller e Passo Croce d’Aune. Resterà chiusa per l’intera giornata.

Davide Pante e la moglie Debora sono rincuorati da alcuni amici, guardano il loro sogno andato distrutto.

Difficile quantificare ora i danni perché se il fuoco ha distrutto tutta la parte alta, mentre l’acqua utilizzata per spegnere le fiamme è scesa fino a piano terra. La speranza è che si possa salvare qualcosa. 

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