Psicologo gratuito per gli under 30, parte il “Servizio Giovani” finanziato dalla Regione

La Regione Veneto lancia il “Servizio Giovani”, con tre sportelli gratuiti di consulenza psicologica per giovani fino a 30 anni, finanziato con 100.000 euro. L’iniziativa, coordinata dall’Ordine degli Psicologi, punta a supportare almeno 400 ragazzi tra aree metropolitane, rurali e montane

Parte Servizio Giovani
Parte Servizio Giovani

Cresce il disagio psicologico tra i giovani veneti e la Regione lancia il nuovo “Servizio Giovani”, finanziato con 100.000 euro (L.R. 33/2024) e progettato e coordinato dall’Ordine degli Psicologi del Veneto.

L’iniziativa prevede l’attivazione di tre sportelli di consulenza psicologica gratuita nelle aree metropolitana, rurale e montana/costiera, dedicati a giovani fino ai 30 anni. Gli sportelli offriranno percorsi brevi di 3-4 colloqui condotti da psicologi iscritti all’Albo, con l’obiettivo di raggiungere almeno 400 giovani e favorire l’interazione con i servizi territoriali di salute mentale.

I dati

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il 41% degli under 20 segnala un peggioramento della salute mentale dopo la pandemia, con aumento di sintomi ansioso-depressivi, disturbi del comportamento alimentare, ritiro sociale, difficoltà relazionali e episodi auto- o etero-aggressivi. La fascia 14-30 anni si trova oggi di fronte a una delle principali emergenze psicosociali.

A rendere la situazione più complessa, persistono barriere di accesso ai servizi, tra cui stigma, difficoltà a riconoscere il bisogno di aiuto, costi delle prestazioni private, ridotti investimenti nazionali in salute mentale e distribuzione territoriale disomogenea, che penalizza soprattutto i territori rurali, montani o periferici.

Gli sportelli

In questo contesto, il Servizio Giovani rappresenta un passo concreto per offrire risposte immediate e qualificate, creando un ponte tra i giovani e la rete territoriale della salute mentale. L’Ordine degli Psicologi del Veneto ha sempre puntato su azioni sinergiche e integrate tra scuola, famiglie, servizi sanitari, enti del Terzo Settore e istituzioni, al fine di semplificare l’accesso, intercettare precocemente i bisogni e costruire contesti sicuri, inclusivi e capaci di ascolto.

Gli sportelli territoriali saranno gestiti da Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS, mentre l’Ordine degli Psicologi del Veneto garantirà progettazione, supervisione scientifica, monitoraggio delle attività, uniformità degli interventi e trasparenza.

Con questa iniziativa, il Veneto punta a dare una risposta concreta al crescente disagio giovanile, promuovendo prevenzione, supporto psicologico e collegamento con i servizi di salute mentale del territorio.

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