Cavallino Treporti, regina del turismo open air: laguna e ciclabili panoramiche
Cavallino Treporti, eccellenza europea dell’open-air con 6,8 milioni di presenze. Camping 5 stelle, natura incontaminata, ciclabili sospese, birdwatching e il primo metaverso turistico italiano

La foce del fiume Sile, con i suoi famosi cigni bianchi che si cullano nell’acqua per poi fare le capatine sul bagnasciuga ammiccando ai turisti, lascia indietro l’affollata Jesolo con la sua movida e segna l’inizio di Cavallino Treporti, regina della costa veneziana orientale, una stretta fascia di terra e spiaggia intrecciate che si allunga fino a Punta Sabbioni lambendo la laguna Nord e regalando tramonti speciali.
Il punto di forza di Cavallino, con le sue affascinanti frazioni, chiamate anche contrade – Ca Savio Ca Ballarin Ca Pasquali Punta Sabbioni e Treporti – è senza dubbio la natura e il paesaggio unico dal quale è circondata: spiagge che ancora conservano le antiche dune ricche di vita, arenili profondi e ampi dove si raccolgono ventagli dalle mille sfumature, chioschi circondati dalla sabbia.

A fare la parte del leone i camping, ben trenta, tra i quali molti a cinque stelle, dotati di ogni comfort, immersi nella vegetazione e super attrezzati, adatti al turismo slow, in specie quello straniero che ama gli sport en plein air: bici, cavallo, canoa, sia acquatici che di terra. Vere oasi immerse nella natura rigogliosa, curatissime e multi servizi.
A favorire la località turistica la destagionalizzazione: se da una parte i mesi centrali dell’estate registrano ormai da anni il tutto esaurito, è sui mesi di bassa e media stagione che si stanno incrementando continuamente i numeri. Tanto che alcune strutture aprono le porte agli ospiti già a partire da fine marzo in occasione delle festività pasquali.
A tutto camping
Perchè andare al Cavallino? Il 95 per cento del turismo del territorio è composto da appassionati della vita da camping, e Cavallino ne ha da vendere.
I camping catalizzano 6,8 milioni di presenze turistiche, con una media di permanenza di 8 giorni, doppia rispetto a quella delle altre località balneari, Jesolo in testa, che fanno del Cavallino la prima spiaggia d'Italia e la prima in Europa per l’open-air. I camping cinque stelle pluri premiati sono l’Union Lido Mare, il Residence Village e il Village Mediterraneo. E poi il Sant'Angelo, il Marina di Venezia, il Ca' Pasquali Village e l’Europa.
Open-air
Tra le punte di diamante dell’area che abbraccia Cavallino Treporti, spicca la famosa ciclabile a sbalzo sul Pordelio, una vera e propria esperienza ciclabile come viene definita nei vari siti specializzati. Quasi otto chilometri, gioia per gli occhi, sospesi sulla laguna, percorso panoramico che collega Cavallino a Punta Sabbioni, rendendola un'attrazione imperdibile per gli amanti della mobilità lenta e sostenibile. Inaugurata nel 2021, è considerata una delle piste ciclabili più suggestive d'Europa. A luglio, ha anticipato il primo cittadino, saranno conclusi i lavori dalla piazza fino al ponte girevole e inaugurato l’ultimo tratto dell’opera ingegneristica avveniristica.

Nel complesso, volendo fare il periplo del territorio e compiere il tragitto lungo il Pordelio per poi tornare da via Fausta, i chilometri di ciclabili sono ben 60. L’en plein eir è un tema caro alla sindaca Roberta Nesto, che sta cercando di preservare il paesaggio: «Si chiama tutela dei vuoti, nella pianificazione del comune abbiamo presidiato l’elemento dei vuoti, a partire dalla spiaggia, che deve essere un luogo in cui si rispetta la duna. Nelle aree dedicate al turismo rurale è fondamentale il verde. Pertanto manteniamo il divieto di consumo ulteriore di suolo se non quello già pianificato nei precedenti impianti urbanistici, per mantenere un equilibrio tra necessità dei servizi, qualità e tutela del verde».
L’altra stagione
Proprio grazie ai camping, è possibile lavorare sull’allungamento della stagione oltre che sulla fidelizzazione della clientela che a Cavallino prenota e torna anno dopo anno. C’è chi frequenta lo stesso camping da ben vent’anni e conosce tutti per nome.
«Ci siamo impegnati in un lavoro di allungamento della stagione importante che porta dei benefici» chiarisce la sindaca «da qualche anno la stagionalità allungata consente di avere meno gente in alta stagione ma spalmata su più mesi per diluire così le code, puntando su un turismo più responsabile e su un turista che scopre orti, fa esperienze, mangia bene, va in bici e in canoa. L'obiettivo non è aumentare il numero di turisti, ma allungare quella che chiamo l’ “altra stagione”».
Il metaverso turistico
Anche sul fronte digitale, Cavallino è un passo avanti. Il Parco Turistico ha presentato un innovativo progetto digitale che apre una nuova frontiera: Cavallino-Treporti Meta Destination, un portale immersivo che permette di esplorare il territorio attraverso tecnologie di realtà virtuale e metaverso. Grazie a riprese aeree a 360° e a una cartografia tridimensionale, gli utenti possono ora sorvolare virtualmente le bellezze naturali e culturali del litorale: dalla spiaggia ai forti storici, dalle piste ciclabili alla laguna, fino ai luoghi più iconici come Lio Piccolo, la Villa Romana e Batteria Pisani.

È possibile "atterrare" in punti di interesse per esplorarli da vicino, visionare video emozionali, ammirare i tramonti sulla laguna e accedere a contenuti informativi multimediali. Tutto questo è fruibile da computer, smartphone. All’interno del portale è integrato anche un Virtual Info Point, una sorta di ufficio turistico virtuale dove i visitatori potranno ricevere assistenza e consigli personalizzati. Il link al portale è www.cavallino.info/cavallino-esplora, mentre per accedere all’Info Point nel metaverso basta collegarsi a Meta Cavallino su Spatial.io.
Birdwatching e ospitalità slow
Chi sceglie di passare una parte dell’estate a Cavallino Treporti, lo fa anche per i suoi borghi unici, con una storia singolare che si incastona tra le velme e le barene della laguna Nord, uno dei luoghi più affascinanti non solo della Città metropolitana di Venezia ma dell’intero Veneto: ecosistema unico al mondo che può essere visitato a piedi, in bicicletta, in auto in alcuni periodi dell’anno. Ma anche, per chi ha la possibilità, in barca, in canoa o con delle chiatte basse.
I borghi e le valli
Lio Piccolo, un vero gioiello adagiato tra le valli da pesca, contrada con le origini più antiche, che risalgono all’epoca romana, una piazzetta che custodisce un palazzetto padronale della fine del Settecento, la chiesetta della stessa epoca e lo splendido campanile a torre tanto immortalato.
E poi le Mesole, con il meraviglioso convento e la piccola pieve dove ripararsi dal caldo umido dell’estate. Lio Maggiore, con la sua piazza dalla forma unica, Saccagnana e Treporti,incrocio di fiumi e canali, borghi che si susseguono tra l’acqua e la terra, e si raggiungono tramite strade strette e tutte curve che si inoltrano nelle valli, destinazione imperdibile per chi cerca bellezze naturali, tradizioni antiche e atmosfere rilassanti.
La Valle Paleazza, la valle Sparesera con le sue altane, i frutteti e le coltivazioni, e le altre valli tipiche, panorami che possono essere visitati anche a piccoli gruppi.
Birdwatching e fenicotteri rosa
La laguna Nord è meta di spedizioni dedicate al birdwatching e alla conta degli uccelli acquatici svernanti e stanziali e migratori.
E c’è chi, munito di telescopi va a caccia degli anelli, per individuare trampolieri autoctoni e specie che arrivano da lontano. Cavalieri d’Italia, ibis sacri, garzette, aironi bianchi e rossi, una varietà di specie tra le più variegate che ci siano, e che nulla ha da invidiare al Delta del Po.
I fenicotteri rosa della laguna Nord, sono una delle attrazioni che da almeno quindici anni ha preso sempre più piede, e che catalizza migliaia di turisti e pendolari che si passano parola, per sapere dove si trovano, dove si sono spostati e a che ora è possibile vederli. Tanto che in alcuni periodi, chi ama davvero la natura mantiene il riserbo, per preservare gli splendidi esemplari i quali oramai hanno trovato casa in laguna, che colorano di rosa spostandosi da una parte all’altra con un battito d’ali, nutrendosi di schie e gamberetti.
Ospitalità slow e agriturismi
Le valli della Laguna nord, i borghi e le contrade, con le sagre tipiche e le feste di paese, sono anche meta di chi ama mangiare guardando il tramonto con l’odore del salso nelle narici, pesci tipici che si pescano solo nell’ecosistema lagunare. Qui si trovano alcuni dei locali più noti di tutto Cavallino, come il ristorante “Al Notturno” a Lio Piccolo, raggiungibile in auto ma anche in bicicletta, da dove è possibile anche prendere la barca per una gita in laguna o camminare a piedi tra gli specchi d’acqua.
L’agriturismo Le Manciane, immerso nel verde. “Le Saline” azienda storica che nasce a metà Ottocento ad opera dei Padri Armeni Mechitaristi, i quali hanno venduto i terreni agli attuali coltivatori. E poi La Barena, il Pescatore, il notissimo Tiepolo dove si arriva in barca. Ma anche la locanda Zanella a Treporti, il ristorante e locanda l’Antica Dogana ex “ricettoria finanziale” (da dove si raggiungono le isole veneziane) e moltissimi altri locali per ogni palato
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