Tiramisù World Cup, boom di aspiranti giudici: si sono iscritti in 15 mila, anche dall’Australia
A Treviso la coppa del mondo dedicata al dolce tipico dal 10 al 12 ottobre. L’organizzatore: «Questa è l’edizione più attenzionata di sempre»

In attesa dell’avvio della nuova edizione, in arrivo a Treviso dal 10 al 12 ottobre, la Tiramisù World Cup registra già i primi numeri da record in attesa dell’intenso flusso turistico che accompagnerà l’evento: sono quelli dei giudici buongustai, più di 15 mila in totale, che hanno partecipato alle selezioni-test dello scorso fine settimana per entrare a far parte della cerchia dei magnifici 100 pronti a osservare, gustare e recensire “live” le creazioni dei partecipanti alla prossima edizione della Coppa del Mondo dedicata al dolce al cucchiaio più amato del globo.
Il test in italiano è stato tentato da circa 8800 persone, mentre quello in inglese ha totalizzato poco più di 6500 estimatori internazionali iscritti da Francia, Germania, Stati Uniti, Cina, Russia, India, Regno Unito, Indonesia, Danimarca, Polonia, Croazia e addirittura Australia: una carica di oltre 15 mila appassionati che si è messa in discussione con due unici pensieri in testa, il tiramisù e una bella gita trevigiana.
Chi ha partecipato ha dovuto rispondere a quindici domande tecniche riferite al regolamento di gara; e nelle fasi delle semifinali e delle finali di domenica 12 ottobre i cento prescelti accompagneranno la giuria ristretta composta da pasticcieri, chef, giornalisti gastronomici e addetti al settore nella difficile valutazione delle dolci creazioni.
«Questa Tiramisù World Cup 2025 sta diventando la più attenzionata di sempre: al di là dei numeri delle selezioni dei giudici, certamente importanti, il nome della manifestazione sta rimbalzando un po’ ovunque sui social», sottolinea soddisfatto Francesco Redi di Twissen, società organizzatrice dell’evento.
«Sono stupito per esempio anche delle milioni di visualizzazioni di riflesso ottenute attraverso account social di terzi, dal Daily Mail a Visit Italy… Abbiamo anche avuto una radio francese che ci ha fatto persino uno scherzo telefonico, magnificando, a loro dire, le doti lassative del tiramisù: ah, l’invidia. .. Sì, insomma, ci vogliono bene un po’ tutti».
Dopo aver conquistato negli ultimi anni il Brasile, divenuta la seconda casa ufficiale della manifestazione, l’idea è di sbarcare presto anche in Argentina, altro Paese simbolo della tradizione italiana e dell’emigrazione storica dello scorso secolo.
«Quando abbiamo iniziato l’avventura della Twc mi ero fatto l’idea che il tiramisù si fosse diffuso grazie all’immigrazione: ma la realtà è che non c’erano ricordi familiari del dolce, perché la ricetta nacque dopo i grandi esodi. Quello che sta succedendo ora», continua Redi, «è che il tiramisù sta diventando la nuova tradizione degli italo-discendenti. In Brasile le comunità dei trevigiani ci chiedono di ripetere ogni anno l’evento... una cosa è certa: la coppa del mondo di tiramisù è nata a Treviso, e qui rimarrà», conclude l’ideatore della Twc.
«Tante volte con proposte allettanti ci hanno chiesto di andare a Milano, per esempio, ma abbiamo sempre rifiutato: Treviso e il tiramisù si trasformano in una metropoli, e sui motori di ricerca spopola il connubio tra le due… Non si può cambiare».
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