Sequestrate oltre 13 tonnellate di gas refrigerante illegale a Treviso

Operazione della Guardia di Finanza. Il carico, diretto nel Salernitano e non all’estero come dichiarato, avrebbe fruttato oltre un milione di euro

La Guardia di Finanza ispeziona un autoarticolato in una piazzola di sosta lungo l’autostrada (foto d'archivio)
La Guardia di Finanza ispeziona un autoarticolato in una piazzola di sosta lungo l’autostrada (foto d'archivio)

La Guardia di Finanza di Treviso ha sequestrato un Tir di un'azienda polacca che trasportava 13,6 tonnellate di gas refrigerante non rigenerato stoccato in 1.360 bombole, proveniente dalla Cina.

In base al Regolamento Europeo 517/2014, dal primo gennaio scorso questo gas non può essere utilizzato in forma pura perché ritenuto una delle cause del riscaldamento globale.

Il carico, destinato a essere venduto "sottobanco" a impiantisti di prodotti di condizionamento e refrigerazione, aveva documentazione doganale che, apparentemente, ne giustificava il transito sul territorio comunitario fino al porto francese di Dunkerque, da cui avrebbe dovuto proseguire via mare verso gli Emirati Arabi Uniti.

I finanzieri trevigiani, dopo aver fermato il mezzo a un posto di controllo nell'area di sosta autostradale di Roncade (Treviso), hanno analizzato la documentazione di viaggio esibita dal conducente, scoprendo le incongruenze.

Il Tir risultava effettivamente partito da un deposito doganale slovacco, ma non era diretto a Dunkerque, bensì a una località del salernitano, il cui indirizzo era stato anche memorizzato nel navigatore satellitare. Il prodotto è stato quindi considerato introdotto nel territorio nazionale in contrabbando.

La Procura della Repubblica di Treviso ha convalidato il sequestro penale d'urgenza del gas, che, se immesso nel mercato, avrebbe consentito di ottenere proventi per oltre un milione di euro.

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