Operai morti nella fossa settica a Santa Maria di Sala: due indagati
Il titolare della ditta Paolo Traslochi e Trasporti e il vertice della cooperativa sociale servizi associati: l’accusa è di omicidio colposo plurimo, aggravato dalla violazione delle norme sul lavoro

Ci sono i primi due indagati dalla Procura di Venezia nella vicenda dei due lavoratori di origini egiziane (Sayed Abdelwahab Hamad Mahmoud e Ziad Saed Abdou Mustafa) morti lunedì scorso, a Santa Maria di Sala.
Il pubblico ministero Giovanni Gasparini ha infatti iscritto nel registro degli indagati il titolare della ditta Paolo Traslochi e Trasporti, un cittadino di origini rumene, e Andrea Pivetta, il vertice della cooperativa sociale servizi associati (Cssa).
Quella tragica mattina, l’uomo aveva caricato a bordo di un furgone i due operai di 39 e 21 anni per intervenire al civico 62 di via Desman a Veternigo su indicazione della precedente proprietà dell’immobile, la cooperativa Cssa. L’accusa nei loro confronti è di omicidio colposo plurimo, aggravato dalla violazione delle norme sul lavoro.
La villa con il suo grande parco era stata venduta in primavera dalla stessa Cssa. I vertici di “Un mondo di gioia” negano risolutamente di aver inviato alcun ospite al lavoro in villa; e la Cssa respinge ogni responsabilità.
Per quanto accertato sinora, il nuovo acquirente – una signora moldava che nulla c’entra con la tragedia – aveva chiesto che l’immobile fosse sgomberato e ripulito. Così l’ex proprietà aveva chiamato una ditta di trasporti e facchinaggio, per portare via il mobilio.
I tre operai non lavoravano per questa ditta. In base agli accertamenti finora svolti è emerso che due ore prima dell’incidente mortale un’azienda di Malcontenta aveva raggiunto la villa per rimuovere la parte liquida delle fosse settiche, ultima traccia dell’azienda manifatturiera lì un tempo ospitata, andandosene poi dopo poco a causa della presenza nelle fosse di rifiuti solidi, non di loro competenza. Fosse nelle quali, poco più tardi, i due rifugiati sono morti asfissiati.
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