Precipita dalla rete paramassi e muore: boscaiolo trevigiano muore nel Bellunese
L’uomo, di Pederobba (Treviso) stava eseguendo dei lavori di manutenzione ad una recinzione quando è caduto in un fossato. Inutili i tentativi di rianimazione

Tony Facchin, 42 anni, boscaiolo e carpentiere originario di Pederobba, è morto mentre posava delle reti paramassi lungo la strada forestale del Comune di Livinallongo-Col di Lana.
Per cause da accertare – la procura di Belluno ha aperto un fascicolo d’indagine – Facchin è precipitato per metri procurandosi gravi traumi al cranio e all’addome che ne hanno provocato la morte. Il 42enne con un passato da musicista, è morto sul sedile del pick up durante il disperato tentativo dei colleghi di accompagnarlo all’ospedale.
L’incidente
L’incidente è avvenuto verso le 14. Il boscaiolo è precipitato dall’area che sormonta la forestale di Livinallongo dove, insieme ad altri operai, stava installando delle reti paramassi. Dalle prime informazioni Facchin avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe caduto nel vuoto sbattendo violentemente la testa e il torace sul terreno sottostante.
Quando i colleghi l’hanno soccorso Facchin era ancora cosciente tanto che questi l’hanno accompagnato alla macchina con l’intenzione portarlo all’ospedale più vicino. Un tentativo vano, perché il 42enne nel giro di pochi minuti ha perso conoscenza.
I soccorsi
Dopo la chiamata al 118 sul posto intervenuti i tecnici dell’elisoccorso del Suem con Falco e una squadra dell’ambulanza di Colle Santa Lucia. Nonostante il pronto intervento, per Facchin non c’era più speranza. Sulla vicenda indagano i carabinieri sotto il coordinamento della Procura che ha aperto un fascicolo d’indagine che contiene anche la relazione stilata dai tecnici dello Spisal.
Dalle prime ipotesi il boscaiolo trevigiano sarebbe inciampato su un’attrezzatura di lavoro poco sotto l’area dove il team di operai stava installando le reti di contenimento che proteggono la carreggiata da possibili cedimenti. Potrebbe trattarsi di una macchina perforatrice ma ad ora è un dettaglio da verificare.
Chi era la vittima
La notizia della morte di Tony Facchin è rimbalzata fra amici e conoscenti di Pederobba solo in serata, una volta ultimate le procedure di rito nel luogo della tragedia. Facchin era nato a Pederobba ma da qualche anno lavorava nel Bellunese svolgendo piccoli lavori di carpenteria e di manutenzione dei boschi.
La sua professionalità come boscaiolo, figura sempre più rara anche nei comuni montani, gli era riconosciuta. La madre Maura, bellunese d’origine, vive a Longarone dove si era trasfertista dopo la fine della relazione con il padre di Tony, Remo Facchin, morto nel 2018 due giorni dopo il devastante incendio divampato nel suo camper. Un personaggio sopra le righe, con un passato burrascoso da cui Tony era riuscito ad affrancarsi dedicandosi con passione alla musica.
Con il nome d’arte di Tony Zoldan, il 42enne aveva girato per anni l’Asia, in particolare la Cina dove godeva di una certa popolarità, specie fra gli appassionati del rock’n roll. Come confermano alcune persone vicine alla famiglia, i Led Zeppelin erano il suo grande amore, così come le auto americane. Tony viveva fra Longarone e Pederobba. L’ultima visita risale a poche settimane fa, in occasione della sagra di Levada.
«Era un ragazzo buono come il pane» racconta un ex compagno di scuola della vittima. «Aveva un carattere forte, scostante, tipicamente da artista, ma che non gli impediva di vivere a pieno la vita».
La musica, una prestesi come gestore di un locale-piano bar a Ponte nelle Alpi e infine l’approdo al lavoro nei boschi cui si era dedicato negli ultimi anni e che lo teneva impegnato in diversi Comuni del Bellunese.
Il cordoglio
«L’avevo visto pochi giorni fa» commenta il sindaco di Pederobba Marco Turato fra i concittadini che avevano riconosciuto a Tony la capacità di lasciarsi alle spalle un passato familiare complesso, segnato da un epilogo tragico. «Ci siamo incontrati a Levada. Era una brava persona, mi dispiace immensamente per la sua scomparsa».
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi









